Dopo 7 traslochi in 8 anni di cui 2 intercontinentali che ci hanno portato da una parte all’altra del globo) posso quasi definirmi cintura nera di trasloco, soprattutto di trasloco coi bambini.

Se vi siete persi parte della nostra storia trovate alcuni passaggi in questi articoli: trasferirsi all'estero coi bambini, come ci siamo preparati per trasferirci in Spagna, mollotutto e cambio vita... di nuovo.

In realtà è sempre stata un’esperienza faticosa e lunghissima. Perché è vero che si trasloca in un giorno o 2 ma la preparazione prima dura giorni, se non settimane. E anche una volta entrati nella casa nuova ci vogliono diversi giorni (se va bene) per svuotare tutti gli scatoloni e trovare la giusta collocazione a tutto.

Da quando ci sono le bimbe poi è tutto più complicato: le cose ad ogni trasloco coi bambini sembra si moltiplichino esponenzialmente e cosi anche il tempo per preparare tutto.

Ma quest’ultima volta (se non ci avete seguito nelle storie sui social forse vi siete persi il nostro ultimo trasloco da Benalmadena a Torrox, paesino sempre in provincia di Malaga, ma dall’altro lato della costa) le cose son andate meglio e a distanza di 4 giorni abbiamo già tutto a posto! Incredibile ma vero!

Ecco quindi 5 consigli per affrontare al meglio il trasloco coi bambini (ma non solo)

1 organizzati per tempo

Io sono una persona che tende a fare tutto all’ultimo minuto. Era cosi già dai tempi della scuola, quando arrivavo a studiare tutto l’ultima notte prima di un esame. E di solito facevo cosi anche nei traslochi, buttando all’ultimo in fretta e furia tutto nelle scatole senza un minimo senso logico. Diventava cosi però una faticaccia immane sia il giorno stesso del trasloco sia poi il momento di svuotare le scatole. Risistemare le cose diventava cosi un percorso lunghissimo e frustrante perché era difficilissimo trovare le cose.

Questa volta ci siamo organizzati per tempo e abbiamo per prima cosa messo in alcune valigie le cose che ci sarebbero servite per la vita quotidiana (vestiti per la scuola, pigiami, vestiti e accessori per le attività pomeridiane, alcuni giochi e libri). Proprio come si fa per preparare le valigie per un viaggio abbiamo pensato a tutto quello che ci poteva servire durante la preparazione e il trasloco e lo abbiamo messo da parte.

Tutto il resto lo abbiamo iniziato a mettere nei contenitori e negli scatoloni.

In questo modo abbiamo potuto lavorare in tranquillità, certi di non andare a toccare cose che ci sarebbero servite.

2 fai decluttering

Come dice sempre mio marito io terrei e riutilizzerei di tutto ma il trasloco è il momento ideale per prendere in mano letteralmente ogni cosa della casa e valutare cosa serva ancora e cosa no. Quello che è piccolo, rotto o inutilizzato è inutile portarselo dietro. Noi abbiamo diviso quanto scartato tra cose da buttare e cose da vendere o  donare.

Alleggeriti di un po’ di cose, quello che abbiamo deciso di tenere lo abbiamo preparato e impacchettato.

Abbiamo fatto lo stesso anche con la cucina e i prodotti di uso quotidiano: abbiamo ridotto gli acquisti e dato fondo alle dispense comprando giusto il necessario per arrivare alla cena del giorno del trasloco e aver meno cose possibili da spostare.

3 dividi gli scatoloni per ambiente o per spazio

Man mano che impacchettavamo tutti i nostri averi abbiamo cercato di dividere tutto in scatole già organizzate per ambiente o per spazio in modo che fosse poi più facile al momento dell’apertura risistemare tutto.

Io ho sfruttato tantissimo anche piccole scatole (di Ikea), organizzatori per armadio e biancheria e contenitori di riciclo per suddividere in sottogruppi ancora più specifici gli oggetti all’interno degli scatoloni. Una volta aperto lo scatolone nella casa nuova è bastato tirare fuori il contenitore e inserirlo cosi com’è negli armadi o nei cassetti e aver già tutto piegato e in ordine.

Ovviamente non è stato possibile farlo con tutto tutto (ad esempio le cose che abbiamo usato fino all’ultimo giorno son state spostate tutte insieme). Ma già così il risparmio in termini di tempo e fatica è stato sostanziale.  

4 coinvolgi i bambini

Avere i bambini in casa mentre si preparano o si disfano gli scatoloni può essere snervante e trasformarsi in una perdita di tempo. Le altre volte abbiamo sempre aspettato che le bimbe dormissero o fossero a scuola. Questa volta invece abbiamo deciso di coinvolgerle e devo dire che sono state delle ottime aiutanti.

Hanno fatto la spola tra gli armadi e le scatole, hanno aiutato a caricare il furgone e a scaricarlo. Si sono occupate (insieme a noi ovviamente) di controllare i giochi separando gli uni dagli altri riponendoli nei contenitori corretti. E hanno contribuito a scegliere la nuova disposizione delle cose.

Oltre ad esser state davvero un prezioso aiuto, hanno vissuto in modo più sereno e consapevole il cambio.

Un trasloco coi bambini che li veda davvero protagonisti e non solo spettatori passivi.

5 non rimandare

Non esagero dicendo che in alcuni traslochi passati gli scatoloni, o almeno una parte di essi, sono rimasti intatti, trasformando la casa in un campo di battaglia, per settimane, se non mesi. E con essi l’agonia del trasloco si è protratta quasi all’infinito.

Questa volta ci siamo sforzati per terminare tutto il più in fretta possibile. Ed ora, dopo pochi giorni, possiamo dichiararlo concluso!

Una bella soddisfazione ve lo assicuro.

Spero che questi piccoli trucchetti per facilitare un trasloco coi bambini vi possano essere utili!

E se avete altro da suggerire scrivetemelo nei commenti… che mi auguro di non dover traslocare a breve, ma qui non si sa mai 😉

Scritto da:

centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018, dopo la nascita di Beatrice, la nostra seconda bimba, siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! Che continuiamo a raccontare su queste pagine virtuali.. ;)