Questa Pasqua 2020, senza ombra di dubbio, é stata sicuramente “unica”. Chi più chi meno si è trovato a cambiare le proprie abitudini e riorganizzarsi secondo le normative di questo periodo.

Abituarsi ai cambiamenti, piccoli o grandi che siano, é tipico del genere umano ma questo nuovo “modo di vivere” al Coronavirus Style, non lo avevamo mai provato (e sinceramente speriamo tutti che non accada più ;)).

Noi da quando viviamo all’estero ci siamo abituati a vivere le feste solo tra di noi. A volte con pochi amici, persone che diventano via via la tua nuova famiglia expat. Abbiamo ricreato delle nostre abitudini (tanti lavoretti per ogni festività, la caccia alle uova di Pasqua o la passeggiata sul lungomare il pomeriggio di Natale).

Ci siamo forse un po’ abituati a sentirci un po’ soli durante le feste e a riorganizzarci per viverle comunque al meglio.

Un po’ quello che è successo quest’anno a tutti. Ma a noi questa pasqua anomala ci è pesata un po’ meno che ad altri.

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Voglio riportarvi come hanno passato questa Pasqua 2020 altre mamme, alcune expat come me, altre in Italia nei posti di sempre. E com’è cambiata rispetto agli anni scorsi.

Perchè credo che la condivisione faccia comunque bene, faccia sentire meno soli e meno lontani.. e in questo periodo ne abbiam proprio un gran bisogno.

  • Manuela da Francoforte ci scrive

Com’è stata la nostra Pasqua 2020??!! Non posso scrivere in cosa sia cambiato dalla “normale” Pasqua qui a Francoforte, ma posso scrivere cosa è cambiato per me. È stata la Pasqua meno Pasqua di tutte…e non solamente perché siamo rimasti in casa…e non solamente perché abbiamo pranzato e cenato come un normalissimo giorno (eccetto per un uovo di cioccolato Kinder!) …e non solamente perché eravamo soli…e non solamente perché fuori c’era un silenzio che faceva, e fa ancora, tanto rumore… Ma perché quando vivi all’estero ogni giorno di festa è un “doppio” giorno di festa perché è lì che ti senti meno solo di tutti gli altri giorni dell’anno perché lo condividi con chi è come te…ovvero expat!! Lo condividi con chi cerca di avere un giorno “in una nuova famiglia”…di sicuro la nostra Pasqua 2020 sarà una di quelle che ricorderemo per sempre!

  • Annamaria, da vicino Napoli

Nel mio paese tradizionalmente si comincia a sentire aria della Pasqua un bel pò di Domeniche prima.. per le strade della cittá si sentono balli e canti folcloristici provenienti da gruppi di devoti alla Vergine dell’Arco che sfilano per il paese con quadri enormi che ritraggono la Vergine portati sulle loro spalle a ritmo di musica…i cosiddetti ‘battenti’ o ‘fujenti’…Per poi arrivare ad una sfida in piazza il giorno della Pasquetta ,dove sará premiato un quadro con la sua squadra…

Quest’anno per la prima volta,nei miei 34 anni, non c é stata alcuna domenica di festa nè canti nè suoni.. ma solo strade deserte e silenzio assordante.Per non parlare delle grandi tavolate di Pasqua con amici e parenti dove si stava tutti insieme fino alla sera. La classica scampagnata della Pasquetta a mare o in montagna con mega grigliate all’aperto se il tempo permetteva. Grazie a questa pandemia quest’ anno é stata una classica e semplice domenica ripetuta due volte in due giorni consecutivi con i famigliari con la quale condividi questa quarantena”

  • Valentina a Mallorca ha ricevuto una bella sorpresa

Il giorno di Pasqua, essendo confinati da ormai 29 giorni dentro il nostro appartamento, ci siamo alzati verso le 8 del mattino ed abbiamo cucinato tutti e tre insieme. Abbiamo preparato le uova ripiene, un antipasto tradizionale che la mia nonna faceva ogni anno per il pranzo in famiglia; la torta pasqualina con le bietole, la ricotta e le uova; la carne di agnello arrosto con patate e verdure.

Mentre cucinavamo in pigiama mi è arrivato un messaggio della nostra vicina di pianerottolo che scriveva di guardare fuori dalla porta. La signora Rose, inglese, ci aveva fatto una bellissima sorpresa con un dolce e delle uova di cioccolato, alcune piume e un bellissimo bigliettino dipinto a mano da lei con gli auguri di Buona Pasqua.

Questo gesto ha significato tantissimo per noi, totalmente inaspettato e fatto con tanto amore.

Finito di cucinare e apparecchiare con le migliori vettovaglie, poca roba ahimè perché è ancora tutto nelle scatole in cantina, ci siamo dati appuntamento in cucina alle 13,30. Ci siamo lavati, pettinati e vestiti come se andassimo al ristorante, incluse le scarpe – ben disinfettate ovviamente. E’ stato carino, nostro figlio si è divertito a giocare al ristorante e devo dire che era tutto molto più buono che al ristorante!

Valentina e la sua famiglia al “ristorante”
  • Giulia, mamma blogger di No telly today, mamma expat (temporaneamente a Roma) di 3 splendidi bimbi

Noi avevamo dei biglietti aerei per andare a trovare mio padre a Rotterdam e cercare le uova nel suo giardino ma per ovvi motivi è saltato tutto.
In alternativa il coniglietto Pasquale ha nascosto diverse uova di cioccolata nel nostro giardino e per Pasquetta abbiamo organizzato un pic-nic. Posso dire che ho un po’ rosicato? Non vedo l’ora di rifarmi!”

  • Parween a Derby ha festeggiato così

Di solito la mia pasqua da quando somo emigrata all’estero non è piena di divertimento, anzi… Un semplice pranzo e finisce co….

In Inghilterra, come credo in ogni paese cristiano, festeggiano la Pasqua in maniera sentita: puoi trovare molte fiere di paese e molti inglesi nei parchi a grigliando e rilassarsi con la famiglia, partecipando a diversi concerti (che sono sicura puoi trovare sparsi per tutta l’ Inghilterra). Pasqua è una festività che dà la possibilità di riunirsi di ritrovarsi in famiglia o con amici e celebrare tutti insieme, mangiando, bevendo, cantando e ballando….
Quest’anno ahimè ci siamo limitati ad accendere ognuno il proprio barbecue in giardino, anche perchè al contrario di ogni previsione pasquale il tempo è stato meravigliosamente soleggiato….ovviamente !!!
Questo da un lato mi ha “resa più felice”: io di solito lavoro e sapere che in questo brutto periodo intitolato CORONAVIRUS eravamo tutti nella stessa situazione non mi ha fatto sentire sola!!
Speriamo in una Pasqua 2021 migliore!! State a casa tutti quanti che insieme ne usciremo

  • Jennifer, ex mamma expat ora a Roma

Per la prima volta dopo tanto tanto tempo,forse dalla quinta elementare, mi trovo a riflettere su come ho passato questa Pasqua 2020. E’ da circa 15 anni o più che, facendo un lavoro su turni in aeroporto, questo periodo segna l’inizio delle grandi partenze: l’aerostazione strapiena di gente ognuno con la sua storia alle spalle,e guardandoli dopo tanti anni capisci le loro emozioni. Incroci gli occhi della nonna con la valigia stracolma di viveri che va dai suoi nipotini, il ragazzo innamorato che si fa un selfie davanti al gate per la sua amata, l’uomo d’affari con la busta del duty free con le uova comprate last minute che videochiama la famiglia e li avvisa che ha fatto un tempo ad arrivare.

Beh, quest’anno mi sono mancati tutti loro, le loro storie che si ripetono anno dopo anno, sempre uguali ma che ogni volta ti lasciano un emozione diversa, ti rendono parte del loro piccolo film dove anche se sei solo una comparsa rendi possibile piccoli “miracoli”. Roma è deserta, il mio aeroporto è deserto.. è una Pasqua diversa, forse vorrei dire triste… ma anche questo è un film che mi porterò dietro.

Ogni anno festeggio la Pasqua con mia madre. Portiamo avanti un mix di tradizioni romane-abruzzesi da sempre. Per cui si cucina coratella e carciofi (ricordando mio nonno con nostalgia), pizza sbattuta, torta al formaggio, uova sode, corallina e di tutto di più. Rigorosamente la porta di casa è aperta per condividere con tutti. Ho sempre invitato tutti a casa di mamma, e lei anche. Una festa che inizia la mattina e termina dopo pranzo. Un via vai di gente. Ho 36 anni e non c’ho mai rinunciato. Questa volta eravamo a casa con mio marito e i nostri figli. Niente coratella, non la so cucinare.
Più di tutto non sopportavo l’idea della porta chiusa, del stare “soli” tra noi.
E così ho cucinato la mia prima pizza sbattuta, fatto caffè, affettato corallina e uova sode, preso le migliori colombe e ho allestito la penisola di fronte la porta di ingresso di casa. Ho fatto una foto e l’ho mandata a tutto il condominio, per poterla condividere con qualcuno.
Sono scesi tutti. Con i loro piatti e le mascherine, mentre io da lontano e con i guanti mettevo nel loro piatto un po’ della mia Pasqua 2020 e di quel senso di condivisione che questo giorno porta con sè.
Nel piccolo di una tradizione a metà la cosa speciale è aver aperto il cuore oltre alla porta, e esserci abbracciati con gli occhi senza sfiorarci nemmeno.

La tavola imbandita per condividere di Stella
  • Sara, mamma expat in carriera, ci scrive da Bruxelles

Ho ritrovato una foto della caccia alle uova dell’anno scorso, il sabato di Pasqua a Namur: un elicottero in volo lanciava migliaia di uova su un prato soleggiato, mentre i bambini attendevano il via per correre e raccoglierne quante piu’ possibile, per poi scambiarle con tanti ovetti di cioccolato.
Nessuna caccia alle uova quest’anno, in nessun parco di Bruxelles e dintorni.
Avremmo potuto farla in casa, e nascondere degli ovetti in sala, in camera e in bagno e poi dare il via al goloso raccolto.
Ma abbiamo preferito comprare l’uovo di Pasqua, tutto italiano, quello con la sorpresa, perchè così ci siamo sentiti più vicini al nostro paese, anche da lontano.

  • Steph vive invece alle Canarie

Da quando vivo qui (5 anni) l’unico anno che ho festeggiato questa ricorrenza è stato il 2017 quando mio figlio la mattina di Pasqua ha rotto l’uovo e ha cambiato la mia vita ❤️

Gli altri anni abbiamo sempre lavorato.

Quest’anno chiusi in casa per pandemia mondiale ci siamo ritrovati seduti tutti e 3 a mangiare insieme ottima carne grigliata e ballando come penso non avremmo mai potuto in tempi “normali”. I lati positivi di questa situazione tanto irreale? Vivere i rapporti di famiglia e imparare a vedere le cose con gli occhi di un bimbo nel “qui e ora” #yomequedoencasa #bimbimaestridivita

  • Marianna, che vive a Versoix, un paesino a 8 km a nord di Ginevra, mi manda la sua riflessione:

La ricorderò, così come lo farà tanta gente, come una pasqua silenziosa, senza l’allegria tipica delle feste da passare in famiglia. Non ricorderò il profumo dei dolci e della cucina di mamma, ma solo un vago senso di smarrimento di fronte a qualcosa che non è chiaro cosa sia. Questa Pasqua resterà nei ricordi che non cancellerò mai, anche perché, con tutta la tristezza e angoscia che ci ha causato, ha saputo insegnarmi o farmi riscoprire l’ importanza delle piccole cose. Il sentimento che ne conserverò è la speranza per ritornare alla mia vita di tutti i giorni.

Grazie a tutte le mamme che hanno condiviso con noi la loro pasqua 2020 e che con il loro vissuto ci han fatto fare il giro del mondo.

Come tante istantanee di storie e pensieri. Racconti, emozioni e vecchi ricordi, tutto serve per sentirci accanto a chi si vuole bene.

Una vicinanza che chissà quando tornerà ma che noi di certo, con tutto il cuore, aspettiamo!!

Scritto da:

centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018, dopo la nascita di Beatrice, la nostra seconda bimba, siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! Che continuiamo a raccontare su queste pagine virtuali.. ;)