Gli spazi coworking sono una delle cose che non esistevano o comunque non erano molto diffuse quando ci siamo trasferiti 5 anni fa. Io non avevo mai messo piede in uno di loro anche se sapevo cosa fossero e più o meno come funzionassero (per sentito dire). Fino ad oggi!

Dopo oltre un mese in Italia, con Priscilla 24 ore su 24, avevo necessità di qualche ora di calma e quiete per rimettere un po’ di ordine tra file, foto e articoli del blog. Non che normalmente ci sia molto ordine in queste cose, ormai lo sapete che sono un frullatore e il rigoroso ordine sparso è la mia normalità.
Ma questa volta abbiamo raggiunto livelli assurdi! Ahahha

Priscilla poi, saranno tutte le nuove esperienze che sta facendo, ma è un vulcano! E riuscire a sedermi al pc anche solo mezz’ora di fila, è stato praticamente impossibile in tutto questo tempo!
Ho pensato quindi di ritagliarmi qualche ora e provare a concentrarmi. E ho deciso di andare in un coworking

Cos’è un coworking?

Sostanzialmente sono spazi di lavoro condivisi. Di solito sono spazi che liberi professionisti e freelance che scelgono di non aprirsi un ufficio proprio, usano per lavorare condividendo lo spazio con altri professionisti, affittando una postazione. Normalmente sono spazi molto dinamici, perchè le postazioni posso essere affittate in maniera fissa e costante (un professionista affitta la scrivania per tutto il mese tutti i mesi, e mantiene quindi il suo posto, con la sua scrivania dedicata, armadietto etc) o in maniera sporadica e “al bisogno”. Proprio come ho fatto io.

In questo modo si ha una scrivania e una connessione internet con cui lavorare quando serve, senza costi fissi. Ma in un ambiente professionale.

I nomadi digitali o lavoratori autonomi (tutti quelli che possono lavorare da ovunque) hanno sostanzialmente 3 opzioni tra cui scegliere

  • lavorare da casa
  • lavorare da un bar o locale pubblico con una buona connessione internet
  • lavorare da un coworking

Io, soprattutto quando gestivo di più l’attività di assistente virtuale, mi ritrovavo a lavorare in bar e locali. Stimolante perchè nella confusione io trovo sempre spunti creativi. Ma a volte un po’ dispersivo. Ho voluto provare la realtà del coworking e devo dire che mi è piaciuta molto.

Sono andata a Multiverso Milano, coworking abbastanza recente in via Mecenate.

Zona non proprio centrale di Milano, ma ben servita dai mezzi. Arrivando dall’altra parte di Milano (ma proprio letteralmente 😉 ) nelle ore di punta mattutine, ci ho messo circa un’ora. E il tram 27 mi ha lasciato proprio di fronte al portone di entrata. Comodissimo!!

Lo spazio è ben curato, pulito e ben organizzato. Le scrivanie a disposizione sono tante, 23 in totale, ma forse complice il periodo vacanziero quasi in arrivo, lo spazio non era affollato. Ho potuto mettermi a lavorare con calma e silenzio (utopiaaaaa 😉 ) con una linea internet velocissima.

Il personale che lo gestisce è gentilissimo. E mi son goduta anche una pausa caffè meravigliosa insieme a Claudia, wedding planner dell’agenzia “Colorato di Pink”, che ha scelto Multiverso Milano come suo punto di appoggio privilegiato. Può infatti gestire mail e clienti dalla scrivania che ha affittato.

E organizzare incontri coi clienti ricevendoli nel salottino relax per delle chiacchiere informali o utilizzando la sala corsi/meeting (una sala riunioni che può ospitare fino a 40 persone sedute a platea) per appuntamenti più formali o riunioni con fornitori e collaboratori .

Ovviamente se affitti la scrivania una tantum hai il contro di doverti portare dietro buona parte di quello che ti serve (portatile, caricatore, caricatore del cel, hard disk esterno e cellulare, nel mio caso). Ma con uno zainetto o borsa da pc  si risolve tutto molto facilmente. Io poi ho usato anche una smart bag apposita per cavi e cavetti.. 

e il gioco è fatto! 😉

Se vi serve uno spazio per lavorare vi consiglio vivamente di pensare ad un coworking. E’ una soluzione veramente smart!

Non mi resta che augurarvi.. BUON LAVORO! 😉

Scritto da:

centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018, dopo la nascita di Beatrice, la nostra seconda bimba, siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! Che continuiamo a raccontare su queste pagine virtuali.. ;)