
Domenica scorsa, complice un bellissimo sole e calma in hotel, abbiamo improvvisato una gita. Saliti in macchina e via. Siamo andati a Rio San Juan. Paesino a circa un’ora e mezza da Sosua, affacciato sul mare. E in centro al paese si trova la Laguna Gri Gri.
Laguna Gri Gri è un laghetto di acqua dolce nel centro del paese creato dalle acque di alcuni fiumi sotterranei.
Prende la sua forma attuale dopo un terremoto nell’anno 1958. Laguna Gri Gri deve il suo nome ad una pianta (chiamata gri gri appunto) di cui è ricca la zona circostante.
La laguna è un po’ il cuore di Rio San Juan. Domenica ad esempio c’era una corsa di 10 km e partenza e arrivi erano proprio vicino alla laguna.
Ma soprattutto è il centro turistico del paesino. Qui arrivano turisti dalle altre parti della Repubblica Dominicana perchè da qui si parte per un’escursione in barca di circa paio di ore.
Noi eravamo 3 adulti (io, papà Gianlu e Luca, un amico toscano) più Priscilla. Abbiamo preso la barca tutta per noi (costo circa 35 euro). La barca può accogliere anche più persone e si possono quindi dividere i costi.
Il capitano ci ha aiutato a salire e invitato a mettere i giubbottini salvagente. Purtroppo non c’era un giubbino da bambino (qui la sicurezza è moooolto relativa) e abbiamo quindi messo anche a Priscilla un giubbino standard. Era buffissima!! 😀
Siamo quindi partiti per la navigazione attraverso un tunnel di acqua dolce. Un canale naturale che permette dalla Laguna Gri Gri di raggiungere il mare aperto.
Le acque del tunnel sono calmissime e il paesaggio è da favola. Si scivola lenti attraverso maestosi alberi di mangrovie con le loro caratteristiche radici nodose.
Priscilla era contentissima. Rispetto alla scorsa volta che ha preso la barca era molto più tranquilla. La volta che siamo andate a Las Galeras e abbiamo fatto l’escursione in barca infatti eravamo con una “lancia”, una barca veloce. Col mare un po’ mosso avevamo saltellato un po’. E Priscilla era un po’ perplessa e non sapeva se ridere o essere preoccupata 😀
Domenica invece era serena e chiacchierava allegramente guardando il capitano, osservando gli uccellini che ci volavano intorno e salutando le altre barche che incrociavamo.
Una volta raggiunto il mare aperto abbiamo girato verso destra e navigato fino a raggiungere la Cueva de las golondrinas.
Una piccola grotta piena di uccellini migratori che ogni anno la scelgono per venire a deporre le uova. Le barche entrano una alla volta per poter osservare gli uccelli volarti intorno.

Usciti dalla Cueva siamo tornati indietro costeggiando la costa. Abbiamo scoperto una roccia levigata naturalmente dalle onde che riproduce il profilo di un nativo taino. Una fermata alle piscine naturali (non abbiamo fatto il bagno perchè stava diventando un po’ mosso il mare e non ci siamo fidati a scendere dalla barca con Priscilla) per poi arrivare a Playa Caleton. La particolarità di questa spiaggia sono delle sculture di teste che spuntano da tutta la parete rocciosa. Sono statue commemorative degli antichi popoli indigeni nativi dell’isola.
Essendo da soli in barca ci siamo accordati per fermarci un po’ sulla spiaggia e fare un tuffo. Qui le acque sono sempre calme e tranquille. E’ una spiaggia raggiungibile anche in barca e la domenica è spesso meta di tanti turisti e dominicani
Dopo un’ora siamo risaliti in barca e rientrati verso Laguna Gri Gri sempre passando attraverso il canale delle mangrovie.
In tutto il giro il barca è durato circa 3 ore (con la sosta sulla spiaggia) ed è stato veramente un modo piacevole di passare la mattinata! 🙂
Assolutamente consigliatissimo per chi ha bambini, anche piccoli soprattutto se il mare è calmo e tranquillo come abbiamo trovato noi. Il capitano è stato gentilissimo e ci ha raccontato un po’ di aneddoti e curiosità.
Noi poi siamo andati a mangiare e trascorrere il pomeriggio a Playa Magante.. ma delle spiagge intorno a Rio San Juan vi racconto nei prossimi giorni! Ce ne sono tante e una diversa dall’altra! 🙂
Se volete vedere tutte le foto di questa splendida mattinata le trovate in un album sulla nostra pagina facebook.
A presto
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