Da che ho memoria ho sempre avuto un cane al mio fianco. Quando ero piccola avevo uno splendido cane lupo (Brio) che accompagnava ogni mia scorribanda. Poi è arrivata Ghibly, una buffa carlina.

Anche quando con Gianluca abbiamo iniziato la nostra famiglia, un cane (a volte 3) è stato un pezzo integrante di essa. I nostri cagnoloni ci hanno seguito quando la prima volta ci siamo trasferiti dall’italia a Sosua, in Repubblica Dominicana e hanno vissuto i loro ultimi anni con noi ai caraibi.

Quando ci siamo trasferiti in Spagna non ce la siamo sentita di prendere subito un altro animale: un po’ il cambio che non è stato semplicissimo, un po’ le bimbe ancora piccole che davano un gran bell’impegno, un po’ anche il doverci dedicare a ritrovare un equilibrio come famiglia.

Abbiamo deciso di concentrarci su noi quattro e rimandare l’allargamento della famiglia a quando ci saremmo finalmente sentiti più stabili.

Son passati 3 anni e mezzo (la pandemia non ha decisamente aiutato) e un cane nella nostra famiglia mi è mancato ogni singolo giorno.

Anche Priscilla, che ha vissuto 3 anni insieme al nostro ultimo cane, ai cani dell’hotel dove vivevamo e ai cani della nonna caraibica, ne sentiva la mancanza.

Poco prima di Natale abbiamo visto l’annuncio di 6 fratellini (poi rimasti in 3) ritrovati in un cassonetto poco distante da noi e salvati da una delle tante associazioni animali della zona. E abbiamo capito che era arrivato il momento.

Bonnie era ancora piccolissima e quindi è rimasta in affido insieme ai fratellini in una delle case di accoglienza fino a circa 2 mesi. Poi abbiamo potuto accoglierla a casa con noi.

Come ci siamo preparati per adottare un cane

Ovviamente prima dell’arrivo abbiamo preso tutto il corredino per accogliere Bonnie nel migliore dei modi pensando a cosa potesse servirle. Vi lascio un riassunto di quello che abbiamo scelto noi.

Tappetini assorbenti (training path)

I training path sono dei tappetini assorbenti che aiutano il cucciolino a capire dove fare i bisogni senza imbrattare tutta casa. Si sono rivelati fondamentali in attesa di poterla far uscire (qui è tassativo che non escano fino al richiamo della seconda vaccinazione quindi c’è voluto un po’ di tempo)

Cuccia

Visto che era cosi piccina ho pensato di prenderle una cuccia pelosa, calda e accogliente. Cuccia che ha sortito subito il suo effetto visto che Bonnie l’ha adorata dal primo secondo, trovando probabilmente un rifugio rassicurante. Ora è cresciuta e quasi non ci sta più e dovremo trovare una valida alternativa anche in vista dell’estate.

Ciotola

Anzi ciotole. Abbiamo preso 2 ciotole per acqua e cibo per averle pronte per le prime pappe insieme. Abbiamo visto da subito che Bonnie era decisamente vorace e mangiava troppo velocemente arrivando a rimettere il cibo. Ho preso quindi su Amazon una ciotola anti ingozzamento: una cotola che non è completamente liscia ma che ha al suo interno dei piccoli “ostacoli” che costringono il cane a cercare il cibo costringendolo a rallentare.

Cibo

Quando abbiamo preso Bonnie ci siamo informatesu cosa fosse abituata a mangiare e abbiamo cercato lo stesso cibo. Poi pian piano le abbiamo fatto provare, sentendo sempre prima la veterinaria, anche altre marche o alcuni alimenti freschi.

Collare

Anche se ancora piccolina abbiamo preso fin da subito un collare da farle indossare inizialmente qualche minuto e via via sempre di più per abituarla ad averlo. Così che fosse poi pronta e già a suo agio nel momento di poter iniziare con le prime passeggiate.

Guinzaglio

Stesso ragionamento fatto anche per il guinzaglio. Lo abbiamo preso fin da subito ma non usato nell’immediato. Abbiamo aspettato che si ambientasse e che si fidasse di noi. Poi dopo qualche giorno dal suo arrivo in casa abbiamo iniziato a farla familiarizzare. Le bambine la facevano giocare in terrazza, senza tirarla e sotto il nostro sguardo costante, e Bonnie ha imparato ad accettarlo e a viverlo come un momento positivo.

Pettorina con gancio di sicurezza per auto

Per il trasporto in macchina per ora che è piccolina abbiamo scelto una pettorina con gancio dove poter infilare la cintura di sicurezza. E permettere di portarla in tutta sicurezza nel sedile posteriore, in mezzo alle bimbe. Si sente come una regina e devo dire che ha amato l’auto fin da subito. Mi sa che è una giramondo come noi.

Sacchetti per bisogni con dispenser

Ovviamente ci siamo attrezzati anche per le uscite. E visto che a breve, si spresa, imparerà a fare i suoi bisogni fuori di casa abbiamo acquistato i sacchettini per raccoglierli col suo dispenser. Fondamentale… perchè raccoglierli non è un optional come invece pare pensi molta gente 😉

Come ci siamo preparati per accogliere il nuovo cane

Oltre ad aver acquistato tutto il necessario abbiamo pensato di accogliere Bonnie prima solo io e Gianluca, in modo tale che si abituasse a noi. E poi, nel pomeriggio, le abbiamo fatto incontrare le bambine. Abbiamo pensato di non farle incontrare subito per non stressare troppo la piccola, che già avrebbe dovuto digerire il cambio casa e cambio di persone di riferimento. In più le bambine sanno essere molto intense e quindi abbiamo pensato di dare alla cucciolina un attimo per ambientarsi con calma e tranquillizzarsi prima di incontrare i due cicloni.

Le bambine non sapevano che sarebbe arrivato un cucciolino perchè volevamo far loro una sorpresa.

Era da tempo però che ventilavamo la possibilità che, in un futuro non ben identificato, sarebbe arrivato un cane ma non abbiamo detto quando. Era però l’occasione per iniziare a farle fmailiarizzare con l’idea. E affrontare alcuni argomenti propedeutici: il rispetto, la cura, l’attenzione,…

Abbiamo usato anche alcuni libretti di cui magari vi parlerò nello specifico tra i nostri “libri preferiti

Quando decidi di adottare un cane tieni conto che non sai da dove arrivi e che cosa abbia vissuto.

Anche un cane piccolo come Bonnie ha una parte di vita che nessuno conosce e che chissà che impronte potrebbe aver lasciato. Ricordati di questo e preparati ad avere molto pazienza.

Noi sicuramente cercheremo, appena possibile, anche di affidarci ad un professionista. Non tanto per addestrarla e avere un cane che ti ascolta come un robottino, questo non ci interessa, ma per essere sicuri di comunicare con lei nel modo giusto e più rassicurante.

I primi momenti quando si adotta un cane

I primi momenti sono sicuramente i più difficili. Il cucciolo è spaventato, frastornato, non riconosce spazi e persone e non sa dove e come muoversi. Pazienza è la parola d’ordine.

Sicuramente i primi giorni qualche disastro è da mettere in conto (a noi Bonnie ha mangiucchiato qualche scarpa e qualche giochino delle bimbe) ma poi pian piano inizia a capire cosa può fare e cosa no.

Mettete in conto che se il cane che decidete di adottare è un cucciolo come Bonnie gli va insegnato tutto, proprio come se fosse un nuovo bebè. Se invece decidete di adottare un cane adulto avrà le sue abitudini da conoscere e rispettare. E anche il suo vissuto alle spalle che bisognerà tenere presente per comprendere alcuni comportamenti e alcune paure.

In caso di problemi fate riferimento al veterinario o ad un istruttore canino che vi aiuterà a comprendere il suo comportamento e a rispondere al meglio.

Altra cosa da tenere presente quando si decide di adottare un cane: chili e chili di amore!!

Accogliere un cane in famiglia ha tantissimi aspetti positivi: per i bambini (benefici di cui vi avevo già parlato nell’articolo “crescere con un cane“) ma anche per gli adulti.

Amore a non finire e tante leccatine per tutti. Il cane non discrimina di certo 😉

Se ti va raccontami la tua esperienza nei commenti.

A presto

Scritto da:

centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018 siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! ;)