
L’acqua è un elemento naturale molto importante per i bambini. Vivono nel liquido amniotico immersi per bene 9 mesi, li protegge e li aiuta a crescere, la loro prima esperienza con l’acqua è proprio quella, ed è fondamentale non far perdere loro il contatto con questo elemento. Per questo è consigliato avvicinare i neonati all’acqua.
L’avvicinamento all’acqua genitori-bambino viene chiamato acquaticità anche se il termine non è del tutto corretto, poiché il bambino non nuota ancora da solo, ma è più un’esperienza di gioco, di apprendimento e divertimento. Un momento dove può facilmente rilassarsi e allo stesso tempo stimolare la motricità.
I corsi di nuoto neonatale sono molto utili per i primi approcci con l’acqua ma anche per rilassare il bambino e creare un momento di condivisione con mamma e papà, ma non solo. In realtà possono essere portati anche dai nonni.
Vediamo quando iniziare a praticare acquaticità e le tappe.
A quanti mesi iniziare ad avvicinare i neonati all’acqua
I corsi di acquaticità genitori/neonati partono dai 6 mesi di età e sono molto utili, come abbiamo detto, per avvicinare il piccolo all’acqua e non fargli perdere il riflesso di apnea.
Sono poche le strutture che attivano corsi con neonati più piccoli, anche se non è del tutto raro trovarle, infatti se la piscina è attrezzata per mantenere l’acqua a 33 °C è possibile iniziare il nuoto neonatale sin dal terzo mese di vita.
Dai 3 anni vi sono poi i corsi che prevedono la presenza solo del bambino in acqua senza il genitore, con un istruttore qualificato. Qui i bambini cominciano ad approcciare l’acqua da soli, sempre sotto forma di gioco.
Dai 6 anni in poi vengono attivati i corsi per imparare a nuotare nei vari stili:
- delfino;
- rana;
- stile libero;
- farfalla.
A seguire vi sono poi i vari corsi acquatici come la palla nuoto o il nuoto sincronizzato.
I benefici dell’acquaticità neonatale
Avvicinare i bambini all’acqua, sin dai primi mesi di vita, ha diversi benefici per il loro sviluppo. Il primo lo abbiamo già nominato ed è quello di prendere dimestichezza con l’acqua ed a non averne paura.
Inoltre questo sembra permettere anche di accompagnarli nel tempo ad essere in grado di nuotare ed evitare il pericolo annegamento.
Gli altri benefici sono:
Benefici emotivi ed intellettuali
- Salute fisica e mentale, come altre attività fisiche, il nuoto non allena solo il corpo ma anche la mente. Questa esperienza nei neonati è utile per mantenere l’organismo attivo e abitua il bambino a fare movimento. Promuove anche lo sviluppo del cervello e rafforza cuore e polmoni.
- Aumenta la fiducia, il bambino che prende dimestichezza con l’acqua sin dai primi mesi di vita non ne ha paura, questo aumenta la fiducia in se stesso e gli permette di sapere che può farcela anche in altre occasioni della vita.
- Aiuta a sviluppare le capacità di apprendimento secondo il “The Early Years Swimming Project” dell’Università di Griffith, che ha scoperto come i bambini che hanno nuotato nei primi anni di vita ottengono risultati migliori nella risoluzione dei problemi matematici.
Benefici fisici
- Sviluppa il coordinamento contribuendo a migliorare il coordinamento e l’equilibrio affinando giorno dopo giorno le competenze motorie dei bambini in acqua ma non solo. E’ stato affermato anche da uno studio del 2009 dell’University of Science & Technology norvegese che ha scoperto che i bambini che nuotano hanno un migliore equilibrio e sono in grado di afferrare gli oggetti più facilmente rispetto ai non nuotatori.
- Migliora il controllo muscolare in quanto la necessità di dover galleggiare e la resistenza dell’acqua aiuta a mettere in movimento i muscoli. Inoltre i neonati che nuotano sin dai primi mesi camminano prima grazie al controllo muscolare, lo ha affermato anche una ricerca finlandese.
- Rafforza la struttura ossea e aiuta a migliorane la postura.
- Rilassa il bambino perché l’acqua è calda e tende a rilassare. Inoltre il bambino si stanca e potrebbe esserci un miglioramento del sonno notturno.
- Stimola l’appetito grazie al dispendio energetico e di solito nei bambini inappetenti può verificarsi un miglioramento del rapporto col cibo.
Benefici sociali
- Rafforza il legame coi genitori grazie al contatto pelle a pelle, esattamente come per il portare in fascia.
- Socializzazione, forse sembra strano parlarne in neonati ma in realtà i gruppi di acquaticità permettono al piccolo di entrare nella loro prima attività di tipo sociale. Questo gli permette di abituarsi all’interazione con più persone.
È bene ricordare che, durante i primi anni di vita del bambino, nel cervello si creano le connessioni neurali più importanti, tutto quello che proponiamo ai nostri piccoli viene assimilato sotto forma di stimoli.