Play date: un nome mai sentito prima di arrivare qui e soprattutto essere mamma qui. Ma quando ti trovi a vivere in una cittadina costituita al 90% di espatriati di ogni nazionalita’ come Sosua. E ti ritrovi lontana da casa e dalla famiglia, scopri che hai voglia e bisogno di incontrare altre mamme con cui confrontarti. E in breve ti ritrovi invitata a dei play date settimanali a casa di una mamma peruviana o di un’italo americana o di una russa.

Vivendo qui non hai vicino a te la cugina che ha figli di poco piu’ grandi della tua.O la vecchia compagna di scuola che ha il bambino piu’ o meno della stessa eta’ di tua figlia. Non hai vicino nessuno o quasi nella tua stessa situazione e i messaggi alla ricerca di consigli su facebook o whatsapp spesso non bastano.

Io e Priscilla abbiamo quindi iniziato tempo fa a frequentare un Play group (un gruppo gioco) organizzato da una piccola scuola che da a disposizione gratuitamente lo spazio giochi esterno a mamme e bambini. Per trascorrere un paio di ore alla settimana insieme, far giocare i bimbi tra loro e far conoscenza tra mamme.

E devo dire che ha funzionato alla grande!

play dateIn pochi incontri si e’ creato un bel gruppo “international” di mamme e bambini ed e’ un piacere ritrovarsi qualche ora alla settimana ad un play date; che sia un picnic nel parco giochi o un bagno in piscina.

(in questa foto Priscilla sta giocando con una nonna russa, una bimba meta’ peruviana e meta’ canadese e la sua mamma)

Letteralmente play date puo’ essere tradotto come appuntamento di gioco.

In sostanza sono incontri molto semplici ed informali. La voglia di stare insieme e’ veramente l’invitata principale. Ognuno porta qualcosa da condividere per merenda. I bambini giocano e le mamme chiacchierano.play date tavolo della merenda

Se qualcuno mi avesse detto anni fa che avrei partecipato, e soprattutto avrei apprezzato incontri del genere sarei scoppiata a ridere. Io sempre di corsa, affaccendata di mille attivita’ a “perder tempo” a chiacchierare con altre mamme? La milanese rampante che e’ in me sarebbe morta dal ridere. 😀

Ed invece questi momenti di scambio di esperienze mi piacciono e mi rilassano. Adoro sentire racconti di gente cosi diversa da me, da noi. Scoprire come sono capitati qui, dove erano prima, cosa fanno ora. E soprattutto come vivono l’essere genitori lontani dal loro paese di origine. Storie diverse dalla nostra ma anche molto simili. Tutti con la voglia di incontrare qualcuno con cui condividere questa cosa grande che e’ l’essere mamma e questa cosa gigante che e’ esserlo all’estero.

 

Scritto da:

centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018, dopo la nascita di Beatrice, la nostra seconda bimba, siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! Che continuiamo a raccontare su queste pagine virtuali.. ;)