
Santo Domingo toccata e fuga!
Come vi avevo accennato in un mio precedente articolo, siamo partiti lunedi mattina per un viaggio rapido a Santo Domingo per consegnare i documenti di Priscilla e richiedere l’iscrizione all’anagrafe italiana.
A parte la parentesi al Consolato, ne abbiamo approfittato per fare un paio di giri, per quanto possibile nel pochissimo tempo che abbiamo avuto.
Siamo partiti alle 9,30 circa da casa e all’andata il viaggio e’ andato liscio come l’olio: siamo riusciti a fare una tirata unica e alle 13 eravamo gia’ in centro citta’ e ci avvicinavamo al centro commerciale Sambil.
La strada verso Nagua e’ stata tutta riasfaltata recentemente e non e’ mai molto trafficata quindi si viaggia tranquillamente (e’ anche molto bella secondo me da percorrere visto che in molti punti costeggia il mare o attraversa paesaggi verdissimi) e anche il pezzo nuovo a pagamento da Nagua all’aereoporto di Santo Domingo e’ in ottime condizioni e poco frequentato, quindi il viaggio si fa senza grosse difficolta’.
Priscilla ha dormito un’oretta e poi e’ stata bravissima e ha perso un po’ di tempo a giocare e mangiare.
Al centro commerciale sembravamo 3 bambini al parco giochi: bocche spalancate, occhi sgranati e sorriso ebete sul viso! 😉
Il Sambil poi ha la particolarita’ di un ponte di acquario con coralli e pesci nell’atrio dell’ingresso e con un papa’ istruttoresubacqueo potevamo non perderci li per una mezz’ora a guardare i pesci nuotare e volteggiare?!? 😀

Essendo arrivati intorno alle 13 ne abbiamo approfittato per pranzare e per fare poi un giro nei vari negozi per un paio di ore, quando poi ci siamo decisi ad uscire e cercare una sistemazione per la notte.
Il traffico di Santo Domingo e’ qualcosa di tremendo ad ogni ora e in ogni zona.
Per spostarci dal Sambil alla zona coloniale dove abbiamo pernottato (ad una distanza di forse mezz’ora) ci abbiamo messo 2 ore! Un incubo!
Siamo arrivati in hotel finalmente alle 7, il tempo di mettere giu’ le borse, far sgambettare e giocare un po’ Priscilla e intanto farci una doccia e ci siamo incamminati verso la zona coloniale di Santo Domingo: abbiamo camminato lungo tutta la via del Conde, area pedonale con negozi e ristoranti (peccato che tanti

erano gia’ in chiusura) fino alla casa di Cristoforo Colombo e al porticciolo. Sulla via del ritorno ne abbiamo approfittato per mangiare qualcosa al volo, ormai stravolti, prima di tornare in hotel e crollare a letto.
Notte un po’ movimentata: per Priscilla un mix di eccitazione per il viaggio e tutte le cose nuove unito alla stanchezza e al fastidio ai denti che ha portato a numerosissimi micro risvegli, e per noi un letto piccolissimo per i nostri standard. 😉
Traumatizzati dall’esperienza del pomeriggio precedente col traffico di Santo Domingo, avendo l’appuntamento in Consolato alle 10 e non sapendoci destreggiare alla perfezione nella capitale, abbiamo deciso di essere super previdenti e uscire dall’hotel alle 7,30
Quindi tutti in macchina e… alle 8 eravamo gia’ davanti al Consolato! Noooooooo… 🙁
Che fare?! Ok: colazione, giro tra i 4 negozi gia’ aperti cosi presto e.. sono solo le 8,45!
Decidiamo di provare a vedere se al Consolato c’e’ gia’ qualcuno e se per caso (senza troppe speranze) ci fanno passare appena c’e’ posto anche se e’ prima delle dieci. Facciamo il controllo dei documenti, saliamo al piano e, incredibile ma vero, ci fanno passare immediatamente!!
Dopo 15 minuti siamo fuori, molto prima di quanto ci aspettassimo e ne approfittiamo per andare alla volta del centro commerciale Agora’, li vicino.
Altre facce stupite (un po’ meno del primo giorno, ci stiamo ri-abbituando alla civilta’ 😉 ), un giro nei negozi, le prime giostre per Priscilla e alle 11 decidiamo di rimetterci in marcia verso Sosua per evitare che si faccia troppo tardi (guidare col buio non e’ propriamente il massimo).
Ovviamente per uscire da Santo Domingo le canoniche 2 ore di code e stress, ma poi il viaggio prosegue tranquillo.
Priscilla accusa un po’ la stanchezza dei due giorni di viaggio e l’ultima ora fa proprio fatica a stare seduta in macchina. Decidiamo di fermarci a Playa Grande, una spiaggia molto bella vicino a Rio San Juan, per farla sgambettare almeno un quarto d’ora e poi ci rimettiamo in marcia. Alle 5 siamo finalmente a casa.

Per almeno due mesi (purtroppo per la lentezza burocratica italiana, ma per fortuna per non dover fare un’altra sfacchinata del genere tanto a breve) niente viaggi in programma a Santo Domingo!
Diciamo che il caos e la movida della grande citta’ non ci mancano proprio e ci godiamo di nuovo la calma di Sosua!
[…] Santiago de los Caballeros e’ a 2 passi da Sosua, ma lontana anni luce come concetto: Sosua e’ un piccolo paesino calmo e tranquillo, Santiago e’ una grande citta’ con tutto a disposizione e i lati positivi e negativi che una citta’ si porta dietro (traffico, smog e confusione, ma assolutamente niente a che vedere con l’incubo di Santo Domingo). […]
[…] Pullman a 50 posti, con aria condizionata e musica. E prezzi decisamente economici. Per fare da Santo Domingo a Sosua (circa 5 ore di viaggio) ad esempio si spendono piu’ o meno 6 euro. Si compera il […]