La pasta di pane è un semplice impasto preso in prestito dalla cucina che si usa comunemente per preparare il pane fresco.
Le varianti possono quindi essere un milione a seconda di come si preferisce il pane.
Perché vi parlo della pasta di pane?
Perché la pasta di pane è un impasto fantastico per poter giocare con i bimbi più piccoli.
Gli impasti che si utilizzano per le attività di manipolazione sono vari: pasta di sale, didò, plastilina, creta e appunto, la pasta di pane.
Alcuni di questi impasti però sono assolutamente sconsigliati prima dei 2/3 anni perché se ingeriti, posso essere pericolosi (la creta ad esempio).
Con i più piccolini poi bisogna avere ancora maggiori attenzioni e se è vero che la pasta di sale, se preparata con solo sale, farina e acqua, non è tossica e se ingerita non è pericolosa, è altrettanto vero che ha una concentrazione di sale che è meglio che i neonati non si mangino, neanche in piccoli assaggi.
Per cominciare con le attività di manipolazione consiglio quindi la pasta di pane, semplice da preparare, economica e assolutamente commestibile e a prova di assaggio! 🙂
Io normalmente la preparo semplicemente con un po’ di farina, acqua e quando è della consistenza giusta, aggiungo un cucchiaio di olio, per rendere l’impasto più gommoso e meno sporchevole (a molti bambini non piace quando gli si appiccicano gli impasti sulle mani e rinunciano a giocare, in questo modo invece si ottiene la consistenza quasi come quella del Didò e le mani rimangono per lo più pulite senza scoraggiare i più schizzinosi).
Oggi invece abbiamo usato una variante con farina integrale perché la nonna caraibica aveva preparato il pane integrale e ne abbiamo staccato un pezzo per far giocare Priscilla.
Ieri poi era proprio la giornata ideale per giocare con la pasta di pane: pioggia tutto il giorno quindi giornata intera passata al chiuso.. livello di noia alle stelle! 🙁
Ho preparato il materiale e l’ho fatta sedere sulla sua seggiolina a cui ho aggiunto il piano davanti e via!
Inizialmente era molto perplessa e non sapeva se toccare o meno.. ma poi ci ha preso gusto!
A 10 mesi non ha ancora idea di cosa voglia dire creare qualcosa e il gioco è stato principalmente centrato sulla scoperta di questo nuovo materiale, sperimentazione sensoriale per quanto riguarda sia il tatto che il gusto, e si è poi divertita a staccarne pezzetti di varie dimensioni e passarmeli o appoggiarli sulla tavola a fianco, per poi riprenderli e riattaccarli alla massa.
Abbiamo provato poi ad usare le formine per i biscotti e un coltellino di plastica (con cui più che altro cercava di infilzare la pasta).
Non abbiamo creato niente, nessun prodotto finito, perché il mio obiettivo era solo quello di farla giocare e sperimentare, ma questa può essere un’attività semplice e anche adatta ai più piccoli se si vuole preparare un regalino per qualcuno. (Eccovi qualche idea)
Quando l’attenzione è calata abbiamo messo via la pasta di pane (per conservarla è sufficiente metterla in una ciotolina, anche di recupero, coprendola bene con la pellicola trasparente e riporla in frigorifero) e lavato insieme le formine (altro divertimento 😉 )
Un consiglio: proponete questo tipo di attività seduti sul seggiolone o al tavolino… se provate a farlo per terra o su una sedia da cui possono scendere autonomamente rischiate di farla fallire miseramente, ma non perché l’attività non piaccia o non sia adatta, ma perché i bimbi cosi piccoli, per rimanere concentrati, hanno bisogno di un setting raccolto e che non li distragga.
Buon divertimento!
[…] molto sprecare il cibo e quando propongo attività che ne prevedono l’uso come i travasi, la pasta di pane o le bottiglie sensoriali cerco di salvare tutto il materiale possibile, conservarlo nel migliore […]