
Di allattamento ne abbiamo parlato tanto. Ma sarà che per me con Priscilla non è stato per niente naturale ed eravamo già avviate verso l’aggiunta e il passaggio al latte artificiale. E che solo incontrando una persona che mi ha detto: ” guarda che non sempre è automatico e semplice” e mi accompagnato per mano fino a fare nel modo giusto. Fatto sta che mi piace sentire altre storie di latte.
E oggi vi propongo proprio una di queste storie.
Quella di Barbara Fieramonti, la mamma di Ilaria, una bimba di 4 anni. Barbara gestisce un negozio dedicato alla prima infanzia (0-3 anni) e alle mamme in gravidanza. Sia nel negozio che nell’e-commerce
https://www.lisolachenonceshop.it/ l’obiettivo principale è
quello di ascoltare le esigenze delle mamme e consigliare al meglio.
“Latte di Mamma: consigli per un allattamento sereno
di Barbara Fieramonti
Avrò il latte?
Questa è sicuramente una delle domande che una mamma in gravidanza si è posta almeno una volta. Ma dare una risposta è molto semplice, si, avrai il latte, a meno di patologie o casi di interventi chirurgici. Sarà un percorso che alcune volte potrà sembrare molto difficile, ma con un po’ di impegno potrete vivere questo legame con vostro figlio in modo sereno.
Vi racconto brevemente la mia prima notte passata in ospedale con mia figlia Ilaria, è stata difficile, mille dubbi mi assalivano ad esempio: mangerà a sufficienza? Quand’è il momento giusto per attaccarla al seno? Perché il seno mi fa così male?
All’inizio avevo molto male al seno, ho comprato tutti i rimedi che esistono in commercio, ma non ottenevo alcun risultato.
E alla fine mi sono fatta convincere da quel consiglio che sembrava essere la soluzione a tutto: ”Non hai il latte”.

Per questo ora vorrei rassicurarvi, ma soprattutto informarvi correttamente su come muovere i primi passi verso l’allattamento. I fattori che influiscono sull’allattamento, non sono solo gli ormoni prolattina e ossitocina, ma anche il travaglio che avete vissuto e lo stress influiscono.
All’inizio è importante avere un contatto pelle a pelle; alcuni neonati gradiscono fin da subito poppare, altri si accontentano anche solo annusare… In un primo momento il nascituro mangerà poche gocce di colostro, che lo sazieranno, perché il suo stomaco è piccolino. Dopo il primo giorno, aumenterà di quantità, fino all’arrivo della montata lattea, che arriverà fra il secondo e il quinto/ sesto giorno; il seno diventerà più pesante e il bambino inizierà a mangiare il vero latte.
Un consiglio, quando si avvicina il momento della poppata, non aspettate che il bambino strilli, quello è un segnale tardivo, il seno va offerto quando manifesta i primi segnali di fame.
Alcuni bambini muovono la testa a destra e a sinistra come se stessero cercando qualcosa, altri mettono il pugnetto in bocca, altri spalancano la bocca oppure i movimenti di gambe e braccia diventano più veloci. Queste sono solo indicazioni, voi mamme saprete benissimo riconoscere i segnali che vi lancerà il vostro piccolo.
Un segnale che il bambino sta mangiando, e che dal colostro si è passati al latte, è il colore delle feci, che passerà dal meconio con color verde scuro, a scariche gialline color senape.
Una cosa molto importante, è prestare attenzione all’arrivo della montata lattea; dobbiamo stimolare spesso il seno attaccando il bambino frequentemente, per evitare che possa sopraggiungere un ingorgo oppure una diminuzione del latte. Se il seno non è ben drenato, ovvero non rimane morbido, potrebbe non mangiare a sufficienza o forse richiedervi il seno molto spesso, in questo caso, dovete far attenzione ad un attacco errato del bambino, che è anche la prima causa del dolore al seno.
Nel mio caso, Ilaria non ciucciava in maniera efficace, metteva la bocca a pesciolino ( attacco errato) e avevo un dolore tremendo al seno.

Questo perché lei, attaccandosi in modo sbagliato, sfregava il mio capezzolo sul suo palato e questo mi ha causato le ragadi. Fare attenzione e correggere eventualmente l’attacco del bambino, vi permetterà di vivere serenamente il momento dell’allattamento, che non deve essere doloroso. L’indicazione è quella di puntare il capezzolo sul naso del bambino, in modo tale che lui spalanchi bene la bocca e si attacchi in modo adeguato.
Come capire se il vostro bimbo sta mangiando a sufficienza? Dovrà bagnare 5/6 pannolini, e sporcarne 2/3. Se questo non avviene, è meglio consultare il pediatra.

Un altro tema che voglio affrontare, in relazione alle prime giornate a casa, è il famoso ciuccio! Dovete pensare che il vostro bambino è piccolino, la muscolatura della mandibola, si sta formando, e fare una poppata per lui è stancante. Se gli offriamo il ciuccio nei primi giorni, magari, quando lo attacchiamo al seno, sarà già stanco!
E’ meglio evitare ,soprattutto all’inizio, favorendo così una giusta stimolazione al seno e avviare l’allattamento. Con una buona stimolazione, la produzione del latte crescerà progressivamente, in base sempre alle esigenze del bambino. Lui acquisterà sempre più abilità sicurezza nel poppare.
Tuttavia usare il ciuccio in maniera consapevole si può. Ovviamente il bambino non deve stare con il ciuccio per tutto il giorno,ma in periodi limitati. Per lui diventerà una consolazione per calmarsi , e poi voi mamme saprete quando e quanto dare il ciuccio al vostro bimbo.
Non mi resta che augurarvi Buon Allattamento”
Grazie Barbara! a presto
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