Ogni anno ottobre mi mette un po’ a disagio. No non è tanto l’allontanarsi dell’estate e l’arrivo dell’autunno (cosa che sì, non mi piace, ma non mi influenza così tanto). Oggi ho realizzato, forse per la prima volta dopo tanti anni, cosa può essere.

Ottobre è il mese per la prevenzione del tumore al seno e proprio oggi, 19 ottobre, si celebra la giornata mondiale per la lotta contro il cancro al seno.

Una giornata importante certo, ma che a me personalmente rende inquieta.

Un po’ perchè il cancro, proprio il cancro al seno, è entrato in casa nostra ormai 15 anni fa quando a mia mamma è stato diagnosticato in fase già avanza. Intervento, chemioterapia e radioterapia l’hanno accompagnata per diverso tempo. E hanno indirettamente accompagnato anche noi fino alla, per fortuna positiva, conclusione di quel capitolo.

Che però effettivamente non si è mai chiuso del tutto.

Sia per le cure che, comunque, in via preventiva,sono proseguite per anni. Sia per i continui controlli che fanno tremare le gambe ogni mese, poi ogni sei mesi, poi una volta all’anno. Sia perchè dopo oltre 10 anni il male è tornato. E con lui di nuovo il senso di vuoto, la paura e l’incertezza.

Queste giornate ricordano che il male è lì, a me un po’ più vicino che ad altri. Perchè è un tipo di tumore che viaggia anche per familiarità, che potrebbe bussare in qualsiasi momento.

Ma ricordano anche l’importanza dei controlli e della prevenzione precoce e supportano la ricerca che ha fatto passi da gigante.

E allora festeggiamo queste giornate, supportiamo la ricerca ma non abbassiamo mai la guardia.

Proprio per questo ne approfitto per racchiudere alcune informazioni che possono esserti utili soprattutto pensando alla prevenzione e alla diagnosi precoce di questo tipo di tumore.

Tumore al seno: la prevenzione

Rispetto a un tempo, oggi, le probabilità di guarire dal tumore al seno sono maggiori, a dispetto di un incremento dell’incidenza della malattia. La mortalità registra infatti una riduzione del 6 per cento nel 2020 rispetto al 2015. Dato incoraggiante correlato, principalmente, a una migliore opera di prevenzione. Di contro però bisogna ricordare che, sebbene tanto sia stato fatto, c’è ancora bisogno di ricerca e di fondi per portarla avanti.

I fattori di rischio sono divisi tra non modificabili, come l’età, il seno denso o la familiarità per il tumore al seno, e modificabili, come l’obesità, la sedentarietà o l’abuso di sostanze alcoliche o il fumo.

La prevenzione del cancro al seno si basa, in larga misura, su un’azione mirata contro i fattori di rischio modificabili, sull’adozione di un determinato stile di vita, su controlli periodici e sull’autoesame del seno.

Sovrappeso e l’obesità, che sono spesso risultato di una dieta ricca di grassi e zuccheri e povera di frutta e verdura, sono fattori di rischio e si possono contrastare impegnandosi per adottare una dieta più equilibrata, facendo movimento e, in generale abbracciando uno stile di vita più sano. Si perchè anche alcol e fumo hanno una correlazione con questo tipo di tumore e il loro uso può innalzare le probabilità di ammalarsi.

Allattare i figli pare avere, invece, un effetto positivo perché l’allattamento consentirebbe alla cellula del seno di completare la propria maturazione e quindi di essere più resistente a eventuali trasformazioni neoplastiche.

Molto importanti per l’abbassamento dei tassi dimortalità sono anche l’autoesame del seno e i controlli diagnostici previsti dai programmi nazionali di screening che consentono una diagnosi precoce.

La diagnosi precoce non permette di evitare o ridurre l’insorgenza della patologia. Permette di intervenire con un piano terapeutico ad hoc agli esordi della suddetta patologia, quando le speranze di successo del trattamento sono più elevate.

Oltre al già citato autoesame (conosciuto anche come palpazione) e alle visite dal senologo i principali strumenti diagnostici utili per la diagnosi precoce del tumore mammario sono:

Detectare il prima possibile l’eventuale insorgere della malattia può fare davvero la differenza.

Ed è per quello che, anche se come me siete un po’ allergiche a medici e ospedali, è fondamentale tenere sempre sotto controllo la situazione.

Spero che queste informazioni ti possano essere utili

A presto

Scritto da:

centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018, dopo la nascita di Beatrice, la nostra seconda bimba, siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! Che continuiamo a raccontare su queste pagine virtuali.. ;)