I nonni.. se non ci fossero bisognerebbe inventarli!
E noi abbiamo fatto proprio così!! 😉
Come già raccontavo nella nostra presentazione noi abitiamo in Repubblica dominicana mentre le nostre famiglie di origine vivono in Italia.
Per tutta una serie di motivi abbiamo scelto di rimanere qui per il parto e per i primi mesi di Priscilla.
Come può confermare qualsiasi mamma expat (ma ovviamente anche qualsiasi mamma che vive lontano dalle famiglie) la nascita e la gestione di un neonato e di un bambino non è per niente semplice sia in termini di organizzazione che a livello psicologico.
Nei primi momenti più che mai ci si sente sperduti e soli e si vorrebbe qualcuno vicino per un consiglio, un supporto o anche solo una chiacchiera e un confronto (io il primo mese piangevo per ogni cosa, anche senza motivo!… mannaggia agli ormoni.. 😉 )
I dubbi poi sono un miliardo e hai paura di sbagliare ogni cosa.
Per una come me poi un po’ allergica alla casa, dover stare la maggior parte del tempo a casa da sola con la piccolina mi metteva tristezza e ansia.
Anche l’organizzazione quotidiana delle cose piu’ semplici, soprattutto nel primo mese, non è così scontata… allattando al seno e non essendo esperta con un ragnetta così piccina, c’erano giorni in cui non riuscivo a fare assolutamente nulla se non stare dietro alla piccina.
Cosa mi ha aiutato?
In parte Internet e la tecnologia, per scambiare due chiacchiere con qualcuno anche a distanza, chiedere consiglio ecc.
Ma il grosso dell’aiuto è arrivato dalla “famiglia caraibica“: l’attenzione e la preoccupazione di questi amici trovati, le mille chiamate per sapere se tutto andava bene, le visite a casa per vedere la bambina e fare quattro chiacchiere, le uscite insieme anche di pochi minuti mi hanno aiutata come se fossi supportata da una famiglia vera e propria, aiutata a sentirmi meno sola e riprendere piano piano un nuovo ritmo.
Fondamentali sono stati soprattutto i nonni caraibici: non mancava giorno che la nonna acquisita non facesse un salto a vedere come stessimo, non passasse a portare qualcosa da mangiare di pronto (cosa che il primo mese mi ha salvato in più occasioni!!! 🙂 ), non tenesse la bambina mentre riordinavo la casa, stendesse la lavatrice mentre allattavo o che mi accompagnasse a fare commissioni finché non ho potuto riprendere a guidare.
E l’aiuto è proseguito nei mesi e nonostante i nonni “veri” siamo lontani, so che possiamo contare sui nonni anche qui.
E i nonni non sono importanti solo per me, ma soprattutto per Priscilla.. lei li adora, va volentierissimo a casa loro se io devo lavorare o prendermi del tempo per me, si diverte da morire a giocare e sperimenta l’affetto e l’attaccamento non solo con noi genitori.
E com’è giusto che sia, i nonni la viziano anche un po’ 🙂
Ad esempio, avendo fatto autosvezzamento, Priscilla ha sempre mangiato da sola ma quando si ferma a pranzo da loro ne approfitta per farsi imboccare! 😉
Io brontolo un po’ ma in realta’ sono super contenta che possa godersi questi rapporti importantissimi per la sua crescita.
Ovviamente mi dispiace che non possa godersi tanto i nonni “veri”
visto che vivono lontano (i genitori di Gianluca sono riusciti a venire a settembre scorso e se la sono spupazzata un po’ e sono stati 20 giorni stupendi per loro, per noi e soprattutto per la piccolina, ma poi, ahime’, sono dovuti ritornare in Italia) …
ma questo è uno dei risvolti negativi di vivere all’estero…
Per il momento ringraziamo per quello che invece abbiamo e che ci possiamo godere 🙂
E tu? Puoi contare sull’aiuto dei nonni? In cosa?
[…] sono fermamente convinta che i bambini si arricchiscano grazie ai rapporti che instaurano con persone differenti (chiaro la mamma e’ sempre la mamma e il rapporto […]
[…] condividere spazi e giochi con altri bambini. Crescere con 3 cani e un gatto (oltre ai 3 cani della nonna en renta) l’ha “obbligata” a comprendere che non tutto è suo! Che alcuni spazi […]
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