Quando lavoravo al nido mi piaceva tantissimo usare i burattini da dita. E soprattutto piaceva molto ai bimbi.

Cosa sono i burattini da dita?

burattini da dita

Sono semplici burattini che raffigurano i piu’ disparati personaggi da indossare sulle dita.

Normalmente sono cuciti e hanno pochi segni distintivi che caratterizzano i personaggi.

In commercio adesso ce ne sono moltissimi tipi: da semplici personaggi generici (mamma, papa’, nonno, nonna etc) a kit che danno già indicazione della storia da raccontare. Ci sono ad esempio quelli delle fiabe (principe, principessa, cappuccetto rosso, lupo etc) o le ambientazioni (mare, fattoria, etc

Quando ero in Italia prendevo le confezioni di burattini di Ikea. Ciclicamente realizzavano un set nuovo ed ero arrivata ad avere una bella collezione di personaggi.

Oppure li trovate tranquillamente anche in Amazon: burattini a dita

Ma niente paura. Se non li trovate sono anche semplicissimi da preparare in casa 😉

Cosa fare coi burattini da dita?

  • Con i piccoli.

burattini da dita

Questi burattini sono adattissimi per i piu piccoli perchè non li spaventano come invece fanno a volte quelli più grandi. I più piccolini non hanno infatti ancora la capacità per distinguere la finzione dalla realtà e a volte vedere dei grossi strani personaggi “parlare” li spaventa.

I burattini da dita invece sono meno paurosi perchè piccini.

Coi bambini più piccoli il gioco sarà inizialmente guidato dall’adulto, che indosserà i burattini e inventerà storie e racconti. 

Soprattutto all’inizio bastano cose semplici: un burattino che gli dice ciao e chiama il bambino per nome sono sufficienti a lasciarlo incantato!

Poi man mano che i bambini crescono le interazioni e i racconti possono diventare più complessi e articolati. Pian piano inizia ad arrivare nei bambini anche la curiosita’ di toccarli e provare a fare lo stesso. Priscilla per esempio prova sempre a infilarli ma non riuscendo con le dita delle mani, prova coi piedi! 😀

Per i bambini piu’ piccoli i burattini sono importanti per iniziare a riconoscere alcune figura a seconda degli elementi caratteristici (cosa che si fa anche “leggendo” le immagini dei libri) e sono un utile strumento per aiutarli a sviluppare e migliorare il linguaggio.

burattini da dita per bambini
  • Coi più grandi.

Il gioco diventa più complesso. Si inventano storia più articolate, si rivivono le fiabe o si creano storie partendo dalla vita quotidiana. I bambini iniziano a usarli in prima persona e ad interagire coi personaggi. Creano dialoghi stimolando la fantasia e il pensiero creativo. E raccontano cose.

Bambole, pupazzi e burattini possono essere infatti utili strumenti, soprattutto per i meno chiacchieroni, per esternare cose vissute e pensieri. Ecco quindi che i burattini si comportano come la mamma, ripetono le frasi della maestra, litigano come e’ successo con l’amichetto all’asilo etc 🙂

Attenzione pero’ a non prendere troppo alla lettera i giochi dei bambini! Se da un lato e’ vero che nel gioco i bambini riversano i vissuti o le cose viste. Dall’altro lato ricordiamoci che il tutto viene rielaborato attraverso la loro fantasia, particolarmente fertile e fiabizzata.

Se nel gioco esce qualcosa di “strano” non saltate subito a conclusioni ma se avete un dubbio affidatevi ad un esperto che ha le competenze per analizzare ed approfondire la cosa. 😉

Un aspetto molto bello dei burattini da dita e’ che essendo cosi basic, permettono una grande personalizzazione.

Si possono infatti aggiungere di volta in volta piccoli particolari per cambiare personaggio.
O si puo’ con poco creare scenari e supporti dove poter giocare.
Uno scatolone puo’ diventare la casa dei burattini.

Se cercate altre idee per usare gli scatoloni eccole: giochi con scatoloni e scatole.

O un telo opportunamente tagliato diventa un teatrino. O ancora qualche contenitore di plastica con un po’ di carta e colori possono diventare ambientazioni diverse.

teatrino burattini da dita

Insomma come sempre largo alla fantasia! 🙂

E Buon Divertimento! 😉

Scritto da:

centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018, dopo la nascita di Beatrice, la nostra seconda bimba, siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! Che continuiamo a raccontare su queste pagine virtuali.. ;)