
Il gioco dei travasi e’ un’attivita’ educativa molto semplice da proporre ai bambini durante i primi anni, ma racchiude tantissimi spunti e qualita’.
Durante gli anni al nido, era sicuramente un’attivita’ proposta frequentemente, con materiali diversi e modalita’ sempre differenti, e mi sono stupita tantissimo quando iniziando a frequentare il day care qui a Sosua, ho scoperto che non sanno neanche cosa sia (aiutoooo! 🙁 )
E’ stata quindi la prima attivita’ che ho proposto sia ai bambini piccoli dell’eta’ di Priscilla (dai 6 ai 18 mesi) sia ai bambini un pochino piu’ grandi (dai 18 mesi ai 5 anni) visto che non avevano avuto modo di sperimentarli prima…
Il gioco dei travasi puo’ avere numerosi varianti a seconda del materiale che si propone e degli strumenti che si offrono per giocare, in tutti i casi pero’ e’ un’attivita’ fondamentale per stimolare la conoscenza.
I vari materiali che possono essere proposti stimolano infatti la percezione sensoriale e si coinvolge spesso tutto il corpo attraverso cui i bambini ricevono molteplici informazioni, ma attraverso il gioco si sperimenta anche la percezione dello spazio, le reazioni che i materiali hanno nei confronti degli strumenti a disposizione, si osserva cosa succede e si scoprono moltissime cose.
Ma il gioco dei travasi non e’ solo stimolazione sensoriale, e’ infatti un’attivita’ fondamentale per lo sviluppo della coordinazione occhio-mano nei bambini piu’ piccoli, e della motricita’ fine, man mano che diventano piu’ grandi e competenti.
Come funziona il gioco dei travasi? E’ semplicissimo. Si mette a disposizione del bambino un materiale (riso, pasta, farina gialla, farina bianca, fagioli, acqua, etc…) insieme ad alcuni strumenti (contenitori di varia forma e materiale, cucchiai, bottigliette, scatole di plastica, …)
Io consiglio di proporre l’attivita’ in uno spazio con poche distrazioni: l’attenzione dei bambini, specie se piccini, e’ molto limitata e se hanno anche altre distrazioni si rischia che il gioco non venga proprio calcolato o che il bambino giochi ma per pochissimo, non beneficiando di tutti gli aspetti positivi (e sara’ anche piu’ semplice e veloce da pulire alla fine 😉 )
Una volta che lo spazio e i materiali sono pronti si inizia il gioco: il bambino deve poter essere libero di sperimentare, di inventare, fare e rifare lo stesso movimento se vuole o anche buttare tutto in giro!
(Per me il gioco dei travasi impegna tutto il corpo e tutto lo spazio quindi tendenzialmente si fa a terra, col materiale sul pavimento, e i contenitori a disposizione per mettere dentro e fuori, ma si puo’ fare anche in versione piu’ ridotta e limitata senza perdere le caratteristiche importanti, e in questo articolo trovate la variante da far fare seduti al tavolo o nel seggiolone)
L’adulto puo’ giocare insieme al bambino senza per forza dover suggerire cosa fare (non e’ semplice lo so, l’istinto sarebbe quello di dire “guarda, fai cosi!”, “prova cosi”,.. cercando di guidarlo, ma il gioco dei travasi non ha bisogno di una guida 🙂 vedrai che rimarrai stupita di quante cose i bambini scoprono e imparano se lasciati liberi!
Vista proprio la limitata capacita’ di attenzione dei bimbi nella prima infanzia io di solito organizzo una variante per quando Priscilla inizia a perdere la concentrazione: se stiamo giocando con alcuni tipi contenitori, magari ne aggiungo altri di diverso tipo, o aggiungo i cucchiai, o tolgo tutto e lascio solo il materiale.
Cosi facendo si richiama l’attenzione e il gioco normalmente ricomincia, aiutando il bambino a concentrarsi di nuovo, rimanendo su un’attivita’ un po’ piu’ a lungo di quello che sarebbe il tempo fisiologico, insegnandogli quindi anche ad allungare a poco a poco la soglia di attenzione.
Tu hai mai proposto il gioco dei travasi al tuo bambino? Cosa ne pensi? Aspetto i tuoi commenti qui sotto…
Grazie Flavia!!! E’ una bellissima proposta!!! Proverò sicuramente con il mio piccoletto.
ciao Chiara, son contenta ti sia piaciuto! Sono sicura che vi divertirete un sacco e ogni volta sara’ meglio! 😉 poi fammi sapere
Flavia
[…] volta asciutte mi sono fatta aiutare da Priscilla a riempirle (mentre giocavamo ai travasi ne approfittavo per riempire una bottiglietta con il materiale proposto) e cosi in un paio di […]
[…] per i travasi: se non volete spargere tutti i materiali che proponete quando giocate ai travasi in tutta casa ma vi piacerebbe che il vostro bambino potesse immergersi totalmente in questa […]
[…] me non piace molto sprecare il cibo e quando propongo attività che ne prevedono l’uso come i travasi, la pasta di pane o le bottiglie sensoriali cerco di salvare tutto il materiale possibile, […]
[…] un paio di pomeriggio di pioggia, oltre ai travasi e a tanta pittura, ne ho approfittato per farle fare alcuni giochi per supportarla ed affinare […]
[…] anche utilizzare questi tubi per giocare ai travasi con pastina o riso e lasciare che i bambini possano infilare questi materiali nelle varie […]
[…] del riso in una vaschetta di plastica (per arginare lo spargimento di riso) e l’ho lasciata giocare ai travasi. Piano piano col cucchiaio ha iniziato a riempire le bottigliette. L’ho lasciata libera di […]