
Se ci seguite da tempo sapete che stiamo cercando di modificare le nostre abitudini quotidiane per ridurre, se non eliminare completamente, l’utilizzo della plastica in diversi ambiti. Ma non solo. Anche ridurre i consumi ed essere più sostenibili.
Se vi interessa l'argomento trovate tanti suggerimenti nella categoria green del blog
Il mare poi è il mio elemento e da quando sono diventato istruttore di imemrsioni (ma anche prima in realtà) la salute del mare e dei suoi abitanti mi sta molti a cuore.
Quando ho saputo del progetto “Adotta una Tartaruga” ne son rimasto subito colpito e ho pensato di parlarvene per far si che arrivi a più persone possibile.

Adotta una tartaruga, il nuovo progetto di Plastic Free
L’associazione Plastic Free Onlus è un’associazione sempre in prima linea per salvaguardare l’ambiente. Il suo nuovo progetto prevede di salvare (si spera almeno) centinaia di tartarughe ogni anno insieme ai centri specializzati.
Contribuire a sostenere, recuperare, curare e riabilitare le tartarughe marine ferite dall’incuria dell’uomo. È questo l’obiettivo di “Adotta una Tartaruga“, la nuova iniziativa lanciata dall’associazione Plastic Free Onlus.
Un progetto per la tutela di questi animali meravigliosi (nuotare a fianco di una tartaruga nelle acque di Sosua è una delle esperienze più belle mai vissute)
Forse possono interessarti gli articoli dove parlo delle Immersioni a Sosua e dello Snorkeling a Sosua
Animali che hanno una storia evolutiva lunga 280 milioni di anni e che hanno superato indenni l’estinzione di tantissimi ordini di rettili, tra cui i giganteschi dinosauri, conservando per di più caratteristiche anatomiche e biologiche primordiali.

Un animale stupendo e unico che oggi, purtroppo, incontra nuove difficoltà.
La plastica, le reti da pesca e il traffico nautico, che ogni anno, solo in Italia, genera oltre 10mila vittime di tartarughe Caretta Caretta.
“Non possiamo rimanere a guardare questo sterminio di creature innocenti – commenta Luca De Gaetano, Presidente dell’associazione -, per questo siamo pronti a mobilitarci per supportare centri specializzati per salvare più tartarughe marine possibili, oggi in via d’estinzione”.
Nasce così l’iniziativa ideata proprio da Plastic Free. Iniziativa dove tutti potranno fornire il proprio contributo a sostegno e recupero delle cure e riabilitazioni delle tartarughe.
I centri specializzati supportati dall’iniziativa potranno:
- acquistare le medicine necessarie alle cure
- comprare il cibo
- acquistare il materiale necessario per il mantenimento delle strutture
- pagare gli interventi veterinari
- supportare tutte le attività di monitoraggio dei nidi
Coloro che adotteranno virtualmente una tartaruga riceveranno in cambio un Certificato di Adozione in formato digitale e aggiornamenti puntuali sullo stato della tartaruga adottata.
“La tartaruga è il nostro punto di riferimento, simbolo del logo dell’associazione. Una creatura marina – aggiunge De Gaetano – che ha resistito a milioni di anni di intemperie ed evoluzioni ed oggi soffre per mano dell’uomo. Abbiamo già contattato e visitato il Centro Tartarughe Marine di Calimera diretto da Piero Carlino e il Centro Studi Cetacei diretto da Vincenzo Olivieri. Questi centri saranno i nostri punti di riferimento nei prossimi mesi e riceveranno tutto il supporto necessario dalla nostra associazione”.

L’adozione è un gesto virtuale, ma concreto. Dal 10 Giugno 2020 è possibile adottare una tartaruga attraverso la pagina relativa ai nuovi progetti di Plastic free onlus: https://www.plasticfreeonlus.it/progetti
Si può scegliere che cifra donare tra quelle indicative indicate (25€, 50€ o 100€) o scegliendo un importo ad hoc per le possibilità di ciascuno.
Piccoli gesti che però possono aiutare.
Un progetto davvero interessante,credo proprio di dottare una tartarua, pensero’ a quanto devolvere.
si è un super progetto! piccoli gesti che possono aiutare
Un bellissimo gesto per salvaguardare la vita di un bellissimo animale. Spesso (troppo) non ci rendiamo pianamente conto dei danni che facciamo alla natura.
davvero! eppure basterebbe poco per cambiare alcune abitudini