Nuovo appuntamento con la rubrica “il mondo delle mamme“.

Non so voi ma ogni volta che leggo una nuova storia, un nuovo racconto, rimango affascinata da come da ognuna emerga un aspetto diverso. Ma di come in tutte ritrovi anche un pezzetto di me.

Oggi ospitiamo Daniela, una mamma che come me è arrivata in questo mondo un po’ in la con gli anni.

Daniela, è in un periodo di grande trasformazione. Ha 40 anni e sta lasciando il lavoro a tempo indeterminato perché non risponde più alle sue esigenze, che sono quelle di avere più tempo, di rallentare e di stare con sua figlia.
Quello che la rende felice? Aiutare sua figlia, una bimba schizzinosa ed esigente con il cibo ad innamorarsene. Questo è il suo obiettivo e questo è quello di cui parla nel suo blog che ha chiamato usando la frase che Sofia le ha detto più e più volte: “io questo non lo mangio!”

Ma lasciamo la parola direttamente a Daniela.

Quando ero piccola dicevo che non mi sarei sposata, e che mai avrei avuto dei figli.

Pensavo che non avrei voluto spendere la vita per qualcun altro, la mia vita sarebbe stata solo mia.

Sono cresciuta così, senza bambini intorno da poter conoscere, a parte mia sorella che teneramente vessavo come una amorevole tiranna.

E’ arrivata così l’età adulta, l’università, il lavoro e anche l’amore con una relazione solida che è finita con una convivenza. Le lancette dell’orologio biologico però scorrevano inesorabili TIC-TAC, TIC-TAC. Le mie amiche, snaturate anche loro, non pensavano ad avere figli, ma io sentivo l’urgenza di decidere se fare questo grande salto oppure non pensarci più.

Quello che più mi spaventava era la consapevolezza che, una volta messo in cantiere, un figlio è un pacco che non puoi restituire al destinatario. E se poi mi sta antipatico? E se poi non so gestirlo? E se non lo sopporto?

Ad un certo punto mi sono guardata allo specchio, sapevo di non sopportare i bambini, almeno quelli che vedevo frignare nei ristoranti o che si rotolavano per terra come indemoniati al centro commerciale, ma avrei rimpianto per sempre se non ci avessi provato, perché ero convinta che tutto sarebbe stato diverso con un bambino mio.

Fortunatamente la fiducia che ho sentito in me ha avuto il sopravvento e 6 anni fa è arrivata Sofia!

Ero impreparata? Si, anche se avevo letto di tutto, e come una piccola nerd padroneggiavo la teoria come un foglio stampato, nella pratica è stato difficile. Difficile perché di bimbi piccoli vicini non ne avevo avuti, difficile perché sono stata la prima tra le mie amiche, difficile perché mia mamma non ricordava più niente sui bambini e poi diceva sempre “i tempi sono cambiati!”, difficile perché non ho dovuto il senso di maternità che molte donne invece hanno già prima di rimanere incinta.

Ho scoperto così che il senso di maternità è una cosa che si costruisce.

L’amore che si prova per un figlio è esponenziale. Per i figli è vera quella famosa frase che mi dice sempre il mio compagno “ti amo più di ieri ma meno di domani!”

Come sono adesso come mamma?

Quando Sofia era piccola dimenticavo sempre il cambio a casa, o i pannolini e sempre la merenda. Ma tanto mia figlia non aveva mai fame. Era, come la definisco io, una bimba schizzinosa, che aveva bisogno di poco cibo. Le sue pietanze preferite erano pollo, pasta in bianco e robiola. Tutte cose bianche, neanche fossimo in ospedale. Io, che da quando ero rimasta incinta avevo riscoperto il sapore di tutte le verdure del mondo ero sconfortata. Così ho cominciato ad informarmi sul cibo, fare corsi, cucinare, provare, sbagliare, sentirmi fallita, provare e provare.

Tanto che da qualche mese è nato un blog che si chiama “io questo non lo mangio! dove parlo delle ricette che propongo a Sofia, degli inganni che le rifilo e dei modi che dovremmo avere noi genitori per avvicinare i bambini al bellissimo mondo del cibo.

Oggi sono una mamma consapevole e sicuramente con molto senso materno, attenta alle esigenze della mia bambina ma anche un po’ scialla. Consapevole anche che gli equilibri che abbiamo oggi in famiglia sono destinati a cambiare a breve quando arriverà la temutissima adolescenza! Ma speriamo che arrivi il più tardi possibile 🙂 “

Grazie mille Daniela ed un grande in bocca al lupo per la tua trasformazione!

Se anche tu vuoi partecipare alla rubrica “Il mondo delle mamme” scrivimi il tuo racconto a centrifugatodimamma@gmail.com
Ti aspettiamo! 🙂

Scritto da:

centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018, dopo la nascita di Beatrice, la nostra seconda bimba, siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! Che continuiamo a raccontare su queste pagine virtuali.. ;)