Quando è  venuta a trovarci la zia Ale il mese scorso ne abbiamo approfittato per fare una gita di sole donne fuori porta a Las Galeras.

A circa 4 ore di macchina da Sosua, Las Galeras è la punta più  estrema della penisola di Samanà.

Noi ci eravamo già  stati un paio di volte, sempre per brevi periodi, ma la zia no. È stata anche l’occasione per fare una gita di sole donne, visto che papà Gianlu era a lavoro.

Quindi valigie pronte in auto e via!

Il primo tratto di strada è semplice da percorrere, con strade ben curate e poco traffico. In 2 ore si arriva tranquillamente a Nagua, dove si trovano vari bivi che ti permettono di raggiungere Las Terrenas, la capitale Santo Domingo, o appunto, Samanà e Las Galeras.

Il tratto da Nagua a Las Galeras è  una vecchia strada tra le colline della penisola di Samana. Si attraversano vari piccoli paesini, ci sono molte curve e le condizioni del manto stradale sono pessime (aggravate inoltre dalle forti piogge che sono cadute nei mesi scorsi).

Dove alloggiare a Las Galeras?

Non sono un’esperta della zona, ma vi posso raccontare quello che ho sperimentato.

Con la zia abbiamo alloggiato in un piccolo bed and breakfast: Las Mariposas. Il proprietario è un italiano che vive a Las Galeras da tantissimi anni e segue diversi progetti di sviluppo del territorio. E’ tutto molto rustico , naturale e pittoresco. Vi dico solo che per tagliare il prato non contattano nessun giardiniere. Si fanno prestare dai vicini il cavallo e di notte lo lasciano accorciare il prato! 😉

La scorsa volta invece con alcuni amici avevamo alloggiato in un altro bed and breakfast un po’ più sofisticato ma dalla vista spettacolare. La Finca. Un po’ in collina, era costituito da tante piccole casette tutte affacciate a 180 gradi sulla baia. Piscina a sfioro con vista spettacolare. E vari punti tranquilli sparsi qua e la nel giardino dove rilassarsi, a leggere, meditare o semplicemente godersi il panorama. Un vero spettacolo!

Spiagge a Las Galeras

La più famosa e rinomata è sicuramente Playa Rincòn. Ci eravamo stati la volta scorsa, ma essendo fuori dal paese raggiungibile solo percorrendo un lungo sterrato, questa volta non ce la siamo sentita. Anche molta gente del paese ce l’ha sconsigliato visto che con le forti piogge la strada era spesso non percorribile. E’ comunque una spiaggia molto bella, lunga e sabbiosa. Nella parte finale sulla sinistra (guardando il mare) si trova un ristorantino e si possono affittare sdraio e ombrelloni. In questa parte è molto carino perchè si uniscono mare e fiume e in pochi metri si può godere di paesaggi molto diversi tra loro. E alternare bagni in mare a tuffi nelle fresche acque dolci del rio.

Playa Grande. Quando arrivi a Las Galeras la strada termina su una spiaggia chiamata Playa Grande. Lunga e sabbiosa, è il punto di partenza delle barche dei pescatori.  Non è la spiaggia più bella della zona e spesso raccoglie alghe sulla spiaggia.

Piacevolissima scoperta di questa gita è stata La Playta.

Non ci ero mai stata e ci è stata consigliata nel bed and breakfast. Anche qui per arrivare si fa un pezzo di strada sterrata. La spiaggia, come dice il nome non è molto grande, ma nemmeno piccolissima. E’ attrezzata con ristorante e affittano lettini e ombrelloni. Il mare è bello e la sabbia corallina.
Da quello che ho potuto notare è frequentata tanto anche dai residenti, forse perchè meno conosciuta delle altre e quindi più tranquilla. Priscilla si è divertita un mondo a giocare con la sabbia e le onde. E con i vari cani in passeggiata. Oltre ovviamente a far amicizia con i vicini di ombrellone (che abbiamo scoperto poco prima di andare via, essere italiani come noi! )

Cayo Levantado. Venendo in questa zona è una tappa quasi obbligata! Cayo Levantado è una piccola isola di fronte alla baia di Samanà. E’ conosciuta anche come Bacardi Island perchè compariva nella pubblicità di qualche anno fa del Bacardi. Si raggiunge solo in barca partendo dal porto di Samanà, o come abbiamo fatto questa volta, da altri porticcioli a metà strada tra Samanà e Las Galeras. Per Priscilla è stata la prima volta in barca ed era affascinata!! L’isola è per metà è occupata da un resort, mentre l’altra metà è attrezzata con diversi ristorantini, bar, negozi di souvenir.. Con la zia Ale siamo state super sfortunate e l’acqua non era un granchè a causa delle tante piogge. Ma normalmente i colori sono fantastici! Spiaggia bianca e mare cristallino. E non è raro trovare anche qualche grande stella marina nelle rocce li vicino.

 

Vedere le balene

Da fine gennaio a fine marzo la baia di Samanà ospita le balene che arrivano qui dai mari del nord per far nascere i loro cuccioli. E’ uno spettacolo bellissimo e molto emozionante. Pernottando a Las Galeras si possono trovare varie compagnie che organizzano gite con le barche per andarle a vedere (completando poi l’escursione con Cayo Levantado)
Se si è sull’isola in quel periodo è un’esperienza assolutamente da fare!! Ve ne parlo comunque nel dettaglio nell’articolo dedicato proprio all’escursione per osservare le balene.

Dove mangiare a Las Galeras.

Avendo fatto tutte gite toccata e fuga a Las Galeras non ho molti consigli su dove mangiare. L’unico ristorante che abbiamo provato è un ristorante italiano sulla via principale, appena arrivati in paese. Si chiama “Roma” (ovviamente 😉 ) e si mangia molto bene.

Ovviamente per il pranzo i vari ristorantini sulle spiagge vanno più che bene. Si mangia tipico dominicano e potete quindi godervi un pesce fritto o alla griglia a bordo mare. O l’immancabile pollo. Accompagnato da riso, fagioli e insalata. O assaggiare i “tostones”, il platano fritto, simpatica alternativa alle patatine fritte.

Un consiglio? Comperate da qualche botteguccia o venditore ambulante il pane di cocco. E’ tipo una focaccina rotonda cucinata con farina e acqua di cocco. Io l’ho assaggiato solo nella penisola di Samanà e mi è piaciuto tantissimo!

Sicuramente noi torneremo ancora a Las Galeras.. è un paesino piccolo ma molto carino dove spendere qualche giorno a contatto con la natura.

 

 

Scritto da:

centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018, dopo la nascita di Beatrice, la nostra seconda bimba, siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! Che continuiamo a raccontare su queste pagine virtuali.. ;)