Dalle nostre vacanze in italia ci siamo portati a casa, oltre a tantissimi ricordi, anche una marea di vestiti ed accessori. Un po’ regalati, un po’ acquistati ( come si faceva a resistere al richiamo di negozi e centro commerciali degni di questo nome dopo 3 anni di astinenza?!? 🙈).E nonostante non abbiamo l’esigenza di fare il  cambio degli armadi, per poter mettere tutto bene a posto in cameretta, era indispensabile fare spazio negli armadi.
Il famoso declutering, per dirla con un termine inglese, che fa sempre figo 😉

Oggi è stata la giornata designata per il declutering.

Sono stata un po’ obbligata, in realtà. Era qualche settimana che rimandavo, ma se non volevo essere costretta a dormire in giardino, dovevo evitare di posticipare.

Buttare, regalare o rivendere vestiti e oggetti vecchi non mi piace in generale. Se poi sono quelli piccoli di Priscilla ancora meno.

Il valore affettivo di ogni tutina, body e calzino riappare ogni volta che riprendo in mano un capo.

La prima tutina mesa appena nata. Quella che abbiamo usato per uscire dalla clinica. E quella che ti ho preso appena ho saputo di essere incinta, nonostante la scaramanzia dica di non comperare nulla prima dei 3 mesi.  La seggiolina usata per mangiare al tavolo con noi nei tuoi primi esperimenti col cibo, tra svezzamento tradizionale e autosvezzamento. E così via. .. ogni vestito un’ondata di ricordi, ogni oggetto un pezzo di vita che ritorna ala memoria.

La tentazione di rimettere tutto nelle scatole e continuare a tenere questi ricordi vicini al cuore, anche fisicamente, é stata fortissima. Il tempo fugge via velocissimo e dare via tutti quei vestiti e oggetti vuol proprio dire che ormai sei cresciuta. Che lo scricciolino che li indossava ha già lasciato il posto ad una piccola signorina chiacchierona e sorridente.

E allora via… ricacciamo indietro la malinconia e cerchiamo di fare spazio negli armadi e dare nuova vita a questo oggetti per noi così importanti.

Mi sono armata di coraggio e ho inscatolato tutto. Cappellini, fascette, tutine, calzine, costumi… dalla nascita ai 2 anni. Buttarli proprio non ce la facevo. I vestiti dei bambini si usano talmente poco e alcuni sono praticamente nuovi, che sarebbe stato uno schiaffo a chi non si può permettere di comperare niente.

Mi fa molto piacere sapere che per pochi spiccioli i vestiti di Priscilla potranno avere nuova vita. E tornare a vestire alte bambine durante i loro primi passi alla scoperta del mondo.

Una lacrima era li li per cadere, ma ho resistito e… guardiamo avanti!

Settembre è il mese che con gennaio rappresenta la ripartenza! E questa mattinata a fare spazio negli armadi è arrivata giusto giusto, insieme alle novità che ci aspettano sul blog a partire dai prossimi giorni, per ripartire alla grande!!!

A presto! 🙂

 

Scritto da:

centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018, dopo la nascita di Beatrice, la nostra seconda bimba, siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! Che continuiamo a raccontare su queste pagine virtuali.. ;)