E’ solo da pochi decenni che si parla in Italia del problema dei diritti delle donne. Anche se è vero che l’atteggiamento della società sta cambiando, e il concetto di uguaglianza tra i generi e di pari opportunità sta assumendo sempre più un ruolo centrale nel contesto del dibattito attuale, le differenze di genere sono ancora marcate. Per fortuna, l’ambiente sanitario non è tra i più discriminati, ma esistono ancora radicati diversi preconcetti e atteggiamenti discriminatori.

Un tema particolarmente critico è ovviamente quello della maternità. Le donne medico non sono sufficientemente tutelate, specie quelle che lavorano privatamente e, soprattutto quelle che si trovano in una zona grigia della nostra realtà di formazione professionale: le donne medico specializzande. Su questo tema, cioè quello della maternità dei medici specializzandi, ti rimandiamo ad un articolo apparso sul portale Rc Medici

Cosa dice l’indagine Anaao Assomed sui diritti delle donne medico

Se però leggiamo e analizziamo i risultati dell’indagine sul tema dei diritti delle donne medico realizzata dall’Associazione ANAAO ASSOMED (una delle associazioni italiane più importanti di medici e veterinari italiani) tra tutti i paesi dell’Unione Europea nel 2019, sembra che la situazione in Italia non sia, appunto, tra le più rosee. 

I risultati dell’indagine fanno emergere soprattutto due tristi fenomeni:

  1. Una donna medico su due viene ancora oggi discriminata sul posto di lavoro;
  2. Ben 7 donne su 10 non riescono a conciliare la vita privata con la vita professionale.

Sempre secondo l’indagine, la causa principale di questi due fenomeni non è l’assenza di un quadro normativo adeguato, ma il suo mancato piano attuativo in concreto. Come per dire: le leggi esistono, ma nessuno  ( o pochi) le applicano!

Questi risultati sono emersi confrontando la situazione dei diritti delle donne medico tra vari paesi europei (quelli che hanno voluto rispondere e dare un feedback all’indagine: Bulgaria, Cipro del Nord, Croazia, Italia, Olanda, Portogallo, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Turchia) e sono stati presentati per la prima volta nella conferenza a tema: “Verso una Medicina governata da donne. Come le donne medico europee vivono e lavorano: facilitazioni e barriere”.

Secondo questi indagine, il paese europeo che sembra avere più a cuore i diritti delle donne medico, a sorpresa, è stata la Romania, dove le donne medico:

  1. sono le più numerose: 69% del totale;
  2. sono le meno discriminate rispetto alle loro colleghe in Europa (solo il 19%)
  3. apprezzano come è organizzato il lavoro nella propria realtà (89%).

Risultati dell’indagine in Italia 

Secondo questa indagine, in Italia le donne stanno lentamente abbandonando la professione medica a discapito dei loro colleghi uomini.

La realtà italiana per i diritti delle donne medico

Se si analizzano i dati ufficiali dell’SSN, risulta che molte dottoresse lavorano nelle corsie degli ospedali , ma ben poche assumono un ruolo dirigenziale.

Nel SSN, secondo i dati diramati nel 2008, le donne erano oltre il 30% del totale, ma solo il 10% occupava una posizione dirigenziale (primario). Nel 2008 i primari in Italia erano circa 9700, di cui donne solo 1239.

La stessa percentuale più o meno si ritrova nell’ambito delle aziende sanitarie private. Le donne medico precarie erano oltre il 57% del totale delle dottoresse.

Quindi secondo queste statistiche emerge che è in atto da anni un processo di “femminilizzazione del SSN” : quello che manca però è permettere alle dottoresse di fare carriera secondo le proprie capacità.

I diritti delle donne medico in Italia: cosa fare

Nel febbraio 2010 è entrato in vigore in Italia un testo normativo che favorisce le pari opportunità sul lavoro: il Decreto Legislativo n. 5 del 25 gennaio 2010 “Pari opportunità e parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego”.

I temi centrali e gli ambiti di applicazione di questo decreto sono combattere la disparità di trattamento tra uomini e donne, vietare la discriminazione e adoperarsi per la riqualifazione professionale.

Speriamo sia un inizio per cambiare direzione!

E voi che esperienza avete sul vostro posto di lavoro?

Se ti interessa l’argomento puoi trovare sul blog altri articoli a tema lavoro

A presto

Scritto da:

centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018, dopo la nascita di Beatrice, la nostra seconda bimba, siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! Che continuiamo a raccontare su queste pagine virtuali.. ;)