Back to school per la mamma: felicità o sensi di colpa?
Oggi è la prima mattina in cui, dopo quasi 5 anni, mi ritrovo da sola a casa senza figlie e senza dover lavorare.
Priscilla ha ripreso ieri la scuola (ma solo per 2 ore) e oggi invece ha tempo normale. Bea ha iniziato mercoledì scorso il nido e ha cominciato a fermarsi a pranzo. Alle 8,40 ho portato Bea, alle 9 ho scaricato e fatto entrare Priscilla e in un secondo mi son ritrovata da sola.
Abbiamo già parlato tante volte dell’inserimento, della ripresa della scuola dalla parte di bambini e maestre.
Se vi siete persi gli articoli eccoli: inseriemnto al nido: come aiutare il distacco, Settembre si torna a scuola, Back to school! Si torna a scuola, al nido arrivano i bimbi nuovi.
Ma non abbiamo mai parlato di che significato assuma il back to school per la mamma.
Certo Priscilla già andava al nido prima che arrivasse Bea, ma eravamo a Sosua e vivendo e lavorando nello stesso posto, in realtà mentre era a scuola io ero sempre a lavoro. Anche qui a Malaga ho già avuto dei momenti in cui sono senza le bimbe: quando lavoro. Ma appunto, sono a lavoro.
Oggi invece ho del tempo tutto per me. Si perchè già mi immaginavo spaparanzata sul divano, a sorseggiare (ognuna può inserire qui quello che preferisce), a vedere la serie tv preferita, dopo aver fatto un bagno caldo.
Un sogno!
O almeno così pensavo!
In realtà appena lasciate entrambe le bimbe a scuola sono rimasta spiazzata: mi mancano tantissimo e ho sentito quasi un senso di smarrimento.
Da un lato tante (troppe) cose che vorrei e dovrei fare mentre non ci sono. Casa da sistemare, commissioni da fare.. E anche (e soprattutto) prendermi del tempo per me per rallentare un po’ visto che questa estate è stata un vortice di cose.
Talmente tante cose da fare e tanto l’entusiasmo per poter avere il tempo per farle, che non so da dove partire. 🙂
Dall’altro lato una cosa in cui noi mamme siamo bravissime: il senso di colpa!
Io per ora lavoro al pomeriggio e mi sembra di fare un torto alle bimbe nel portarle a scuola mentre io sono a casa. E anche nell’andare a lavoro dopo poco tempo da quando loro sono tornate. Anche se sono con il papà e so che stanno bene. Anche se so comunque che a scuola stanno bene, si divertono, stanno con gli amichetti e imparano tante cose.
Si perchè, per fortuna, Sia Bea che Priscilla han fatto poca fatica ad ambientarsi (una) e a riprendere (l’altra).
Bea ha fatto giusto 10 secondi di pianto i primi 2 giorni e già il 3 giorno si è lanciata nelle braccia della “seño” (la maestra). Tanto che quasi mi cade, perchè non me lo aspettavo!
Ma ci sono bambini che soffrono un po’ di più, che piangono per giorni e giorni al momento del distacco. Che ti chiedono incessantemente, tutti i giorni, di non lasciarli. E per quanto sicuri della scelta fatta, anche le mamme (e i papà) soffrono a doverli lasciare.
Insieme a tutto questo senso di colpa e tristezza ovviamente c’è anche della felicità: per vederle crescere ed affrontare la vita in maniera sicura e positiva. E anche la felicità per poter avere (finalmente) indietro del tempo.
Si perchè che tu sia del team #finalmentetornanoascuolanonvedevolora o di quello #oddiotornanoascuola, il back to school per la mamma è tutto questo. E tutto insieme!
E voi come avete vissuto il rientro a scuola?
Comunque io intanto ho chiamato il parrucchiere e venerdì mattina dopo averle portate a scuola vado a sistemare i capelli eh 😉
Io non sono ancora mamma ma immagino come cambia la vita dopo un bimbo. Trovare un momento per se stesse non è più facile quindi mentre sono a scuola tanto ma tanto relax tra una pulizia e l’altra!
si ci vuole anche il relax!!!
Sono stata contentissima per l’inizio della scuola,solo un po’ d’ansia per l’inizio delle elementari del piccolo ma è andato tutto bene…non mi sento assolutamente in colpa devono crescere e staccarsi un po’ da noi.
si certo concordo..razionalmente. Poi però a volte ti prendono anche pensieri e sensazioni irrazionali
Ma che bella famiglia, complimenti. Il ritorno a scuola è sempre un pò traumatico, non tanto per i bambini, ma per le mamme, che spesso soffrono per il distacco.