E’ arrivato settembre, e per noi mamme italiane significa che… si torna a scuola!!!!
C’è chi ci aggiungerebbe un “finalmente” o chi, come me, pensa “un altro anno di duro lavoro“.
Eh già, perchè per me la scuola dei miei figli non vuol dire solo averli fuori casa 8 ore al giorno. Si torna a scuola e questo vuol dire anche accompagnarli, seguirli tutti i giorni nei compiti e nello studio. E vivere le loro preoccupazioni e le ansie in quei banchi di scuola.
Perchè vi chiederete voi?
Perchè 2 dei miei figli sono dislessici, discalculici, disgrafici e disortografici. E uno dei 2 ha anche il disturbo dell’attenzione.
Questo moltiplica la fatica che lui ci deve mettere, anche solo per studiare 2 pagine di sussidiario della scuola primaria.
Per il più grande dei due (Gianpaolo, 14 anni) inizia anche una nuova avventura scolastica: le superiori!!!! Scuola nuova, paese nuovo, nuovi compagni, nuovi professori e nuova avventura. Non sarò più io a portarlo a scuola ma i mezzi pubblici. Insomma arrivati a quest’età ci si affaccia al mondo, ci si inizia a rendere conto che c’è altro oltre il nostro piccolo paese. Questo per i più avventurosi è un aspetto positivo e non ne vedono l’ora. Per altri può essere una preoccupazione e può portare a veri e propri stati di ansia come è successo alla mia Benedetta (16 anni), quando è toccato a lei fare il salto dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado.
Insomma, ogni età ha le sue problematiche e ogni cambio di ciclo scolastico è, sia per noi mamme che per i nostri figli, un nuovo mondo da scoprire.
Non sempre si è preparati a questo. Quando sono più piccoli viviamo con loro passo a passo l’inserimento nella nuova realtà. Quando crescono non ci resta che lasciarli fuori un cancello, che sia quello della scuola primaria o della secondaria. E da lì tocca solo a loro affrontare la nuova situazione. Per quanto noi possiamo prepararli al cambiamento o loro si sentano pronti, non sempre va come previsto.
Poco fa vi ho accennato a mia figlia Benedetta. Per lei il passaggio alla scuola superiore non è stato facile, ma le difficoltà che ha avuto non sono state evidenti da subito. Troppo introversa per esternare tutto a parole. Il fatto di trovarsi sola in una realtà, quella di una grande scuola di Milano, ben diversa dalla realtà del nostro paesino di provincia, l’ha messa in crisi.
I segnali del suo malessere si sono fatti più evidenti nel secondo anno di scuola superiore dopo aver ben concluso il primo.
I casi di attacchi di “asma” (lo chiamo così ma mai è stato riscontrato in lei l’asma) si sino fatti più frequenti, anche durante la notte, i mal di testa o mal di pancia si moltiplicavano. Ha avuto addirittura problemi con la cervicale a 15 anni, problema che ci ha portati al pronto soccorso.
Fino a quando finalmente è riuscita a tirar fuori “voglio cambiare scuola, lì non ci voglio più andare”.
Perchè scegliere a 12/13 anni quale sia la scuola che si vuole fare non è sempre scontato e facile per tutti.
Io ho sempre lasciato scegliere i miei figli, accompagnandoli a open day e giornate orientative, ma anche questo non ha impedito a lei di fare una scelta che poi ha ritenuto sbagliata. Quest’ anno non è stato una passeggiata e in un’altra occasione vi racconterò cosa è successo dopo quella frase.
Per ora, si torna a scuola e ci auguriamo che vada tutto per il meglio
Per ora auguro a tutti gli studenti e a tutte le mamme un buon anno scolastico!!!!
Un argomento molto delicato.. ma devo fare i complimenti alla mamma: una forza della natura, che ha saputo capire al meglio e soprattutto “gestire” al meglio la situazione! Ottimo articolo.. È dura per tutti l’inizio dell’anno ma è sempre importante vedere le cose da un’altra prospettiva come in questo caso!! Buon anno nuovo ragazzi un grandissimo in bocca al lupo
Grazie mille Anna! 🙂 La mia forza sono sempre stati i miei figli e quindi se a loro manca il sorriso cerco di fare del mio meglio per farglielo tornare, non è sempre facile e a volte ci vuole un po più di tempo e fatica, e affrontare le difficoltà con ottimismo mi aiuta 😉
Onore a questa super mamma