Lo Yoga si sta negli ultimi anni sempre più diffondendo anche nella società occidentale sia a livello di benessere fisico che mentale. E si sta diffondendo anche tra i più piccoli.

Per noi adulti che ci approcciamo a questa arte millenaria ci risulta sempre abbastanza faticoso riuscire a collegare tutto, ovvero il corpo, il respiro, i pensieri e il rilassamento. Questo perché non siamo stati abituati fin da piccolissimi a cimentarci in una pratica che al centro mette il nostro benessere. La società occidentale infatti mette la performance al centro e noi ci disabituiamo ad ascoltare noi stessi.

Lo yoga ci insegna (o ci re-insegna) a mettere noi al centro, a concentrarci su di noi, sulle sensazioni del qui e ora. (puoi approfondire leggendo: “YOGA TERAPIA: lo yoga come terapia a livello fisico e mentale

Ed è per questa ragione che mi piace l’idea che la pratica dello yoga possa prendere spazio, anche se in punta di piedi, nella fascia d’età da 0 a 3 anni.

Lo yoga per i più piccoli

Prendendo spunto da ciò che diceva Didi A Nanda Paramita “la filosofia dello Yoga ritiene che il cucciolo della specie umana sia il bocciolo dell’espressione più alta della coscienza infinita, arrivato per giocare in questo gioco cosmico in cui tutti interpretano una parte, in un percorso affascinante di realizzazione, unico e segreto ai più”.

Da questo ne possiamo dedurre che il bambino non è una fragile creatura ma una manifestazione di perfezione cosmica. L’adulto non ha il ruolo di intrappolarlo ma quello di liberare il suo gioco della vita.

Questo significa che il bambino non è solamente una fragile creatura incapace di parlare, ma è una manifestazione della perfezione cosmica. Il ruolo del genitore non è quello di “incatenare” il figlio alle proprie dipendenze, ma di permettergli la liberazione dal gioco cosmico della vita.

Lo yoga lavora proprio per questa liberazione, per la scoperta di sè fin da piccini, con mezzi semplici, ma che dureranno per tutta la sua vita.

Lo Yoga si muove proprio per far sì che questa liberazione possa avvenire per la scoperta di sé sin da piccini, utilizzando mezzi semplici ma efficaci affinché restino impressi nella memoria del bambino, ed un giorno sarà un adulto consapevole delle proprie potenzialità.

Lo yoga al nido

Portare lo yoga al nido permette ai bimbi una sperimentazione del corpo, delle emozioni, delle sensazioni e dona loro la possibilità di esplorare sé stessi in relazione con l’ambiente come fosse un gioco e una vera coccola.

Lo Yoga al nido ha un senso molto ampio e prevede l’utilizzo di tecniche specifiche per coinvolgere i bimbi più piccoli.

Musiche, un ambiente accogliente, un approccio non invadente ed un atteggiamento amorevole, accogliente e sempre in ascolto attivo.

Durante gli incontri di Yoga al nido si portano i primi fondamenti per la cultura per la pace fuori e dentro di sé.

L’obiettivo primario è che il bambino riceva un’attenzione globale di corpo, anima e spirito.

Perché proporre lo Yoga al nido come modello educativo?

Un aspetto fondamentale è la capacità di ascolto di sé per potersi mettere in ascolto dell’altro, oltre al fatto che si tratta di uno fra i sistemi educativi codificati più antichi al mondo e che il fine è sempre quello della conoscenza di se stessi e delle energie a nostra disposizione che il bambino comincia a fare sue fin dal primo respiro.

Lo Yoga aiuta il bambino ad acquisire tutto ciò di cui ha bisogno; la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, la forza fisica e mentale, la capacità di ascolto e di concentrazione, ha la finalità di supportare lo sviluppo armonico dei bambini attraverso attività ludico/creative/rilassanti e la pratica dello Yoga specificamente progettata per questa fascia di età, nel rispetto delle possibilità e delle potenzialità fisiche, psicologiche ed emotive, specifiche di ciascun bambino.

Introdurre lo Yoga ai bambini di età del nido significa educarli ad esprimere le proprie capacità motorie, relazionali e di introspezione da subito.

Si tratta di un percorso suddiviso in tappe, che offre al bambino la possibilità di conoscere ed esplorare il proprio corpo, le capacità di ascolto, di concentrazione e di rilassamento. Attraverso le attività ludiche proposte, i bambini sviluppano la conoscenza del corpo e la coordinazione motoria, il senso del ritmo, la percezione uditiva, l’immaginazione, ascoltano le proprie emozioni, costruiscono la propria identità e il rapporto con gli altri.

In sintesi si potrebbe dire che l’obiettivo consiste nell’unione equilibrata ed armonica tra la mente e il corpo, tra ciò che il bambino pensa, sente emotivamente e ciò che esprime a livello corporeo.

Il progetto “Yoga al nido” ha la finalità di supportare lo sviluppo armonico dei bambini attraverso attività ludico/creative/rilassanti e la pratica dello Yoga specificamente progettata per questa fascia di età.

Nel rispetto delle possibilità e delle potenzialità fisiche, psicologiche ed emotive, specifiche di ciascun bambino.

Introdurre lo Yoga ai bambini di età del nido significa educarli ad esprimere le proprie capacità motorie, relazionali e di introspezione da subito.

Lo Yoga diventa così caratteristica necessaria ed imprescindibile per imparare a muoversi lungo il percorso che porta alla realizzazione del proprio Sé.
Si tratta di un percorso suddiviso in tappe, che offre al bambino la possibilità di conoscere ed esplorare il proprio corpo, le capacità di ascolto, di concentrazione e di rilassamento.

Attraverso le attività ludiche proposte, i bambini sviluppano la conoscenza del corpo e la coordinazione motoria, il senso del ritmo, la percezione uditiva, l’immaginazione, ascoltano le proprie emozioni, costruiscono la propria identità e il rapporto con gli altri.

In sintesi si potrebbe dire che l’obiettivo consiste nell’unione equilibrata ed armonica tra la mente e il corpo, tra ciò che il bambino pensa, sente emotivamente e ciò che esprime a livello corporeo.

Dobbiamo ricordarci sempre che ogni bambino è un mondo a se stante e ha bisogno di tempi differenti e diverse modalità di approccio e interazione e non dobbiamo mai dimenticare che anche il bambino che ci appare più disinteressato sta comunque apprendendo, semplicemente lo fa con la sua modalità e può succedere che un giorno sia colui che si ricorda le posizioni meglio di tutti.

Se possiamo, lasciamo che i nostri bambini inizino ad approcciarsi con la disciplina dello Yoga già dalla prima infanzia e soprattutto cerchiamo di non avere nessuna aspettativa a riguardo.

Detto ciò non mi resta che augurare una buona pratica a tutti i piccoli Yogi.

Greppi Grazia Giorgia

counselor, naturopata e insegnante di yoga

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centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018, dopo la nascita di Beatrice, la nostra seconda bimba, siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! Che continuiamo a raccontare su queste pagine virtuali.. ;)