Eccomi qui! questo periodo è stato decisamente impegnativo e siamo stati assorbiti dalle 2 mila cose da fare appena arrivati. Ma siamo riusciti, anche, ad andare a scoprire qualcosina 😉

Son passati quasi 2 mesi e mi avete chiesto in tanti come sia qui a Malaga e provincia, cosa ne pensiamo, come ci troviamo.

Oggi finalmente son riuscita a fermarmi un attimo e a far mente locale.. e soprattutto ho avuto un attimo per scrivere tutto.

Ovviamente sono proprio prime impressioni: in poco più di un mese non si può aver tutto ben chiaro, anzi! E ovviamente spesso il nostro paragone è rispetto alla Repubblica Dominicana, dove vivevamo prima, e alcune cose, per chi vive in Italia possono essere scontate, ma per noi non lo erano!

Temperature in inverno

Arrivando da Sosua la prima cosa che ci ha colpito son state le temperature. Ci aspettavamo il freddo, e per noi lo shock è stato abbastanza forte (ed infatti ci siamo ammalati tutti e 4 immediatamente! ahahah). In realtà però, acclimatandoci un pochino, non è poi cosi tremendo. Di sera/notte scende un po’ (si scende fino a circa 8/10 gradi) ma di giorno si sta decisamente bene. E addirittura noi che arriviamo dai caldi tropici, riusciamo a goderci un pranzo in pieno gennaio a bordo spiaggia in sola maglietta a manica lunga.

Tutto in ordine

La prima cosa che ci è sembrata strana è stata non avere un milione di motoconcho che ti sbucano da ogni parte quando sei sulla strada. Moto ce ne sono ma guidano con un senso logico 🙂 e rispettano le regole stradali. Così come le macchine. Qui ad esempio le strisce pedonali funzionano davvero. Tutti (e dico davvero tutti) si fermano per far passare i pedoni, anche solo se sei in prossimità del passaggio. Tant’è che guidando devi stare super attento perchè gli spagnoli si buttano sicuri che le macchine si fermino!
E l’ordine non è solo mentre si guida: per strada ci sono cestini per la spazzatura (merce rarissima a Sosua e dintorni), poca spazzatura in giro. Non ci sono case diroccate, fili volanti e allacciamenti… diciamo “creativi” ahahaha. (vi avevo raccontato di come funzioni l’energia elettrica in repubblica dominciana).

impianto elettrico a Sosua

Puntualità anche nei mezzi di trasporto pubblico. Noi abbiamo usato diverse volte la Cercania, che è un treno che da Fuengirola arriva fino a Malaga Centro, in alcune parte percorrendo i binari all’aperto e altri in sotterranea (come metropolitana). Treno ogni mezz’ora sia in una direzione che nell’altra, puntualissimo ed in ottime condizioni. Lo abbiamo usato anche in tarda serata per rientrare da Malaga centro e nonostante fossero quasi le 23, era pieno di famiglie, ragazze da sole, etc.

Di tutto e di più!

So che per chi vive a Milano o intorno ad una grande città questa cosa sarà scontata ma per noi, che arriviamo da un paesino sulla costa meno turistica di un’isoletta del caribe è stata una piacevole scoperta. Ci aspettavamo si di aver un po’ di tutto nella zona. Ma Malaga e provincia ci ha decisamente e piacevolmente colpito.

A partire dalla composizione stessa delle città.

Io non sono particolarmente amante delle grosse città (vi avevo già raccontato di Milano). E non per niente siamo venuti via anni fa alla ricerca di calma e semplicità. Devo dire che ero un po’ spaventata all’idea di ri-trasferirci in una zona cittadina. Invece mi son ritrovata, si, in un contesto cittadino: grandi palazzi, negozi, autostrade… ma a misura d’uomo. Grandi spazi in cui non ci si sente oppressi dal cemento. Si può girare a piedi, si trovano parchetti gioco in quasi ogni angolo e tutte le strade hanno spicchi verdi a decorare marciapiedi o muri. Per non parlare poi del lungomare dove possiamo passeggiare e rigenerarci ogni volta che abbiamo un po’ di nostalgia della nostra vecchia vita.

E ovviamente negozi e centri commerciali di ogni tipo a pochi minuti di macchina.

Sempre a pochi minuti di macchina, se si vuole fuggire dai palazzi, si trovano le piccole cittadine tipiche andaluse. Paeselli arroccati sulle montagne tutto formato da case bianche basse e dallo stile architettonico andaluso. Piccole viuzze da percorrere a piedi, colorate dai vasi appesi alle pareti. Appena riesco vi racconto nello specifico di quelle che abbiamo visitato.

Mijas pueblo
vestito https://www.instagram.com/ourgangkid/
fascetta con fiocco https://www.instagram.com/fiocchidibea/

Siesta

Non è un mito messicano o un’esclusività latino americana. La siesta esiste davvero! ahahah Qui a Malaga e provincia buona parte dei negozi non apre prima delle 10 (il sabato alle 11) e chiude alle 14 per poi riaprire non prima delle 17. Dalle 14 alle 17 c’è infatti il periodo del riposo. Diverso il discorso dei supermercati e centri commerciali che fanno orario continuato (ma che comunque aprono con tutta calma 😉 ) ma la maggior parte delle realtà commerciali chiude. Si spostano quindi tutti gli orari e per noi che eravamo abituati alla sveglia alle 6 e a letto alle 9 è stato difficile abituarci ad altri ritmi. Ma ce la stiamo facendo. Abbiamo anche provato l’ebrezza di una cena alle 23 ahahahah

Non tutto è perfetto!

Ovviamente ci sono anche qui a Malaga e provincia degli aspetti faticosi che potrebbero andar meglio.

La burocrazia andalusa

Nel poco tempo che siamo qui ci siamo già scontrati con la rinomata burocrazia andalusa. Che non ha nulla da invidiare a quella macchinosa e lenta italiana. Per fare una qualsiasi cosa siamo dovuti tornare in ogni occasione almeno 2 volte (quando è andata bene 😉 ). Ma comunque, con calma e pazienza, siamo riusciti a fare buona parte dei documenti che ci serviva.

Lavoro

Siamo qui da pochissimo e la stagione turistica è nel suo periodo più basso. I colloqui che ha fatto Gianluca han tutti rimandato a marzo/ aprile e per contratti stagionali. Non disperiamo eh, ma non è cosi semplice ed immediato trovare un lavoro per tutto l’anno. Ma son sicura che pian piano ci sistemeremo anche da quel punto di vista. Avevamo messo in conto tutto ma ovviamente un po’ di tensione si genera anche se rimaniamo positivi.

La scuola merita un articolo a parte. Ve ne parlerò presto, appena avremo un po’ più di esperienza diretta. 😉

Scritto da:

centrifugatodimamma

Milanese di origine, giramondo di vocazione. Alterno varie esperienze tra animazione, educazione (in asilo nido e scuole di vario grado) e turismo. Dopo un’esperienza di 6 mesi in Egitto nel 2002 torno in Italia, apro e gestisco degli asili nido per 10 anni, mi sposo e sembra che ormai la vita abbia preso un binario sicuro e solido. Ma il sogno di lasciare di nuovo l’Italia rimane sempre vivo (e neanche ben celato! ;) ). Nel 2012 anche mio marito si convince e decidiamo di trasferirci in Repubblica Dominicana alla ricerca di caldo e di una vita più semplice e serena. Qui nel 2015 nasce la nostra bimba Priscilla… e con lei il blog Centrifugato di mamma. Dove racconto com’è essere mamma, com’è esserlo lontano dalle nostre famiglie, come viviamo in un luogo tanto diverso da quello da cui veniamo, e le meraviglie che scopriamo giorno dopo giorno. Da novembre 2018 siamo a Malaga, pronti per nuove avventure! ;)